Dal Cilento al Garigliano, passando per il Partenio, dal sud al nord della Campania i castagneti tornano ovunque a dare i loro deliziosi frutti dopo oltre dieci anni di produzione quasi azzerata dal cinipide. Coldiretti Campania stima che l’annata castanicola 2020, ancora in corso, darà una produzione di circa 16 milioni di chilogrammi, al netto dei problemi di siccità e delle trombe d’aria che hanno danneggiato alcune aree. La produzione della Campania è il 45% di quella nazionale e complessivamente si annuncia come di buona qualità. La regione vanta tre prodotti a marchio europeo: la Castagna di Montella Igp, il Marrone di Roccadaspide Igp e il Marrone di Serino/Castagna di Serino. Da ricordare che la quarta IGP è in fase di riconoscimento e riguarda la castagna di Roccamonfina, nell’alto Casertano.
“La produzione castanicola – spiega Roberto Mazzei, tecnico di Coldiretti Campania – per la prima volta dopo tanti anni si presenta omogenea e di buona qualità in tutte le aree della regione, ad eccezione di piccole aree che hanno sofferto siccità e maltempo. È il primo anno in cui in le piante si presentano bene e ci auguriamo che sia un anno zero. I castagneti hanno mantenuto la produzione nonostante siccità e clima avverso, pertanto siamo molto soddisfatti di aver ritrovato piante resistenti come in fase pre-cinipide. Anche la presenza dei difetti nei frutti sembra non eccessiva, mentre negli anni addietro era forte la presenza di marciume. Ora il problema riguarda gli effetti del coronavirus sul mercato. La chiusura di fiere e sagre colpisce pesantemente un consumo molto emozionale, legato allo stare insieme e alla convivialità all’aria aperta. La castagna è un prodotto da evento e si rischia una guerra dei prezzi, anche alla luce della grande quantità di prodotto presente sul mercato europeo. Il potenziale produttivo del 2020 si attesta a circa la metà delle quantità pre-cinipide”.
Se non si vuole comunque correre il rischio di acquistare spesso a caro prezzo caldarroste straniere in vendita nelle città, la Coldiretti invita i consumatori a prestare attenzione alla qualità e suggerisce di ricorrere a un più genuino fai da te casalingo per garantirsi un prodotto fresco, sicuro e a costi accessibili. Meglio allora frequentare i mercati degli agricoltori di Campagna Amica. A tal proposito, sabato 24 e domenica 25 ottobre al mercato coperto Campagna Amica “San Paolo” di Napoli si terranno i “Castagna Days” con la possibilità di trovare il meglio delle produzioni castanicole da tutta la regione direttamente dagli agricoltori. Il mercato coperto si trova in via Guidetti 72 al Parco San Paolo di Fuorigrotta. L’apertura è prevista dalle 9 alle 15, con pieno rispetto delle prescrizioni anti-covid.
Il patrimonio castanicolo continua a essere presente nelle tradizioni alimentari autunnali. Le castagne si possono consumare – conclude la Coldiretti – in diversi modi: arrosto (dopo averle incise sul lato bombato metterle in una padella di ferro con il fondo forato e cuocerle o sul fuoco vivo o in forno per circa 30 minuti, dopo la cottura si consiglia di avvolgerle in un canovaccio umido); lesse (dopo averle lavate accuratamente, cuocerle in abbondante acqua salata per circa 40 minuti); cotte in latte e zucchero; usate per particolari ripieni, nella preparazione di primi piatti o elaborati secondi a base di carne.