L’ansia è una condizione che riguarda direttamente tantissime persone. Connessa a situazione di differente natura – dal lavoro fino ai momenti in cui si hanno rapporti sociali nella vita privata – è una vera e propria epidemia. Dopotutto viviamo in una vera e propria società delle performance che ci mette alla prova in maniera stressante ogni giorno.
Per fortuna esiste il problema ma anche la soluzione. Chi non vuole ricorrere ai farmaci – che sono spesso caratterizzati da potenti effetti collaterali – può prendere in considerazione la cannabis light.
Per fare chiarezza, ricordiamo che con questa espressione si inquadra la cannabis depotenziata dal punto di vista della quantità di THC, che si aggira tra lo 0,2 e lo 0,6% (soglia di tolleranza per la legge italiana).
Olio di CBD contro l’ansia: ecco cosa sapere
Quando si parla di cannabis light contro l’ansia, il primo rimedio che viene in mente è l’olio di CBD. Il principale fattore dietro al successo di questo prodotto è la facilità di assunzione.
Il suo ingrediente principale, il CBD o cannabidiolo, è il metabolita della cannabis più conosciuto dopo il THC. Nel corso degli ultimi decenni, la scienza ha più volte passato al vaglio le sue proprietà. Tra queste rientra la capacità di agire come antiemetico naturale.
La sensazione di vomito e nausea, purtroppo, è una fastidiosa costante per chi soffre d’ansia.
Entrando nel vivo dell’azione del CBD contro l’ansia, ricordiamo il suo ruolo rilevante per quanto riguarda la sintesi della serotonina. Questo neurotrasmettitore, meglio conosciuto come ormone del buonumore, è fondamentale per prevenire i down emotivi frequenti nei soggetti ansiosi.
CBD contro l’ansia sociale: cosa dice la scienza
L’ansia sociale è un disturbo che vede il soggetto che ne soffre sperimentare una condizione di disagio interiore e di somatizzazione fisica nelle situazioni di interazione sociale che possono vederlo giudicato sia in ambito lavorativo, sia per quel che concerne la vita privata.
La scienza si è interrogata più volte sugli effetti dell’assunzione di CBD nei soggetti che soffrono di ansia sociale. Cosa hanno scoperto i ricercatori? Che il quadro sintomatologico può migliorare e che ciò è dovuto al miglioramento dell’efficienza del sistema endocannabinoide.
Cannabidiolo contro l’ansia: i vantaggi
Utilizzare cannabidiolo contro l’ansia comporta diversi vantaggi. Oltre alla già citata assenza di effetti collaterali, è il caso di rammentare la possibilità di assumere CBD in diverse modalità. L’olio è la più frequente, ma non l’unica. Esistono anche le capsule, per non parlare delle tisane e dei liquidi per e-cig.
Se ci si concentra sull’olio, nei casi in cui si parte da zero bisogna fare attenzione a diversi aspetti. Innanzitutto è bene consultare il medico curante. Anche se non ci sono effetti collaterali in ballo – il CBD non influenza le percezioni psichiche come invece il THC fa – lo scrupolo per la salute non è mai troppo.
Chiarita l’assenza di rischi, bisogna scegliere il dosaggio di principio attivo. Quando si parla di olio di cannabidiolo, bisogna sapere che il CBD non è mai in forma pura. In tal caso, sarebbe impossibile da assimilare da parte dell’organismo. Risulta diluito in un olio vettore che può essere d’oliva, di canapa, di avocado, di cumino nero.
Se si è alle prime armi con l’utilizzo dell’olio di CBD, bisogna partire dai dosaggi più bassi e vedere come reagisce il corpo nei giorni. Giusto per dare qualche numero, ricordiamo che, in caso di olio di CBD con grado di purezza al 15%, il dosaggio che molti esperti di cannabis consigliano è pari a 3 gocce 3 volte al giorno.
Concludiamo ricordando che il CBD non cura condizioni patologiche come la depressione. Se si nota un peggioramento del quadro dell’ansia, bisogna rivolgersi tempestivamente al proprio psicoterapeuta di fiducia.