“Ci saremmo aspettati una lettera di dimissioni, con una seria analisi dei fatti, non la richiesta di commissariamento alla Regione Campania”. Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania, commenta così la missiva inviata dal presidente pro tempore della Camera di Commercio Irpinia Sannio, Giuseppe Bruno, al governatore De Luca.
“Bruno – rincara Masiello – pensa di fare come Sansone nel tempio dei Filistei, ma assomiglia più alla moglie di Lot trasformata in una statua di sale. Sarebbe stato meglio un atto di responsabilità nei confronti di un Ente strategico per due province, con la presa d’atto di una sfiducia conclamata nei suoi confronti e dignitose dimissioni.”
Nella nota Bruno illustra a De Luca l’impasse in cui ha precipitato l’Ente camerale con ben otto sedute di giunta saltate per mancanza del numero legale dal 24 ottobre al 16 dicembre. Definendo egli stesso la situazione “non reversibile” e come “impossibilità di funzionamento dell’organo collegiale”, conclude l’informativa chiedendo appunto la nomina di un commissario straordinario.
“Fin dal primo momento – conclude Masiello – avevamo lanciato l’allarme su una creatura nata male e gestita peggio. Con questa richiesta, infondata sul piano politico e procedurale, la vicenda assume toni grotteschi. Questo accade quando si viene eletti con un colpo di mano dell’ultimo minuto, senza essere candidati e senza aver condiviso e maturato un programma di governo. Il commissariamento sarebbe una sconfitta per il Sannio e per l’Irpinia, non per Bruno. Le dimissioni e un ritorno al confronto programmatico sono la strada per restituire onorabilità all’Ente e per eleggere un nuovo presidente, alla luce del sole.”