Ma noi viviamo adesso, non poi. E bisogna imparare a sbagliare bene, a fare gli errori giusti, e magari a non rifarli più. O a rifarli altre centro volte, dipende. Chi non sbaglia mai non è saggio. È morto.
Sbagliate, e fatelo continuamente. Col cervello, con la cognizione di ciò che comporterà, consci delle conseguenze, ma felici di incontrarle. Perché gli errori giusti esistono. Sono traslucidi momenti di libertà che ci permettiamo di prendere per seguire noi stessi. Perché la coerenza, come la definisce la gente, non esiste. Cosa c’è di più coerente del dar retta ai propri istinti? Chi l’ha detto che se quattro anni fa eravamo contrari ad una cosa, ora non possiamo farla? Chi è il giudice? Dov’è il tribunale?
Ascoltatevi. Assecondatevi. Pentitevi. E vivrete una vita intera sapendo di aver fatto una marea di cagate, certi però di essere stati davvero voi stessi. Di aver vissuto una vita che è appartenuta a voi, e a nessun altro. Irripetibile. Unica. Vera.