COMUNICATO STAMPA CGIL AREA NOLANA
Il rappresentante dei socialisti nolani Mario Simonetti ha posto al Partito Democratico di Nola quesiti interessanti, riflessioni serie e domande impegnative. Domande che avrebbero meritato risposte immediate e qualitativamente argomentate. Risposte che nè il recente congresso, nè il nuovo gruppo dirigente ha saputo, fino ad oggi, offrire.
Purtroppo il dibattito politico di questi ultimi giorni si è incardinato, invece, non già sulla necessità di elaborare una adeguata proposta politica per la Città (alternativa al fallimentare quadro politico-amministrativo degli ultimi 10 anni) da realizzare con una politica di alleanze adeguate e coerenti, bensì sulla presunta “indispensabilità” che il Partito Democratico rinunciasse definitivamente ai Consiglieri Maffettone e Giugliano.
I Consiglieri Comunali hanno una posizione fortemente critica sulle scelte compiute dalle elezioni politiche in poi dal PD nazionale. Una posizione condivisa da tantissimi iscritti e da tanti dirigenti del Partito ad ogni livello.
Mi sarei atteso, vista la valenza dei temi da loro sollevati, un celere e puntuale confronto sulle diverse posizioni in campo, teso a verificare la possibilità di ricostruire a livello locale un rapporto utile e positivo per non perdere in modo definitivo intelligenze e risorse. Va ricordato, ioltre, che i Consiglieri hanno garantito, di fatto, nel corso di questi anni, una presenza politica supplendo all’assenza del Partito che era sotto gli occhi di tutti.
Secondo le argomentazioni addotte viene auspicato che i consiglieri Maffettone e Giugliano non debbano più continuare a far parte del gruppo Consiliare del PD. Si dimentica, tra l’altro, che senza di loro il gruppo Consiliare del PD non esisterebbe di fatto. Si arriva, perfino, ad “invitarli” ad “aderire al gruppo misto”. Ma tant’è.
La politica è davvero una cosa strana: essa dovrebbe includere, convincere, attrarre consensi, allargare le alleanze, costruire sinergie e convergenze. Nel Partito Democratico di Nola, invece, si è deciso di utilizzare (come si insinua in qualche ambiente) il metodo del “Grande Fratello”. Si “invitano” i soggetti “scomodi e non allineati” ad uscire.
Secondo queste logiche si giunge ad auspicare “che le strade si debbano ufficialmente dividere”.
Non voglio, in alcun modo, entrare nel merito delle dichiarazioni (legittime) di singoli componenti del Direttivo.
Mi colpiscono, invece, i silenzi assordanti di coloro che, per il ruolo che ricoprono nel PD di Nola, dovrebbero far sentire la propria voce in rappresentanza dell’intero gruppo dirigente o della sua maggioranza.
Per questi motivi Simonetti ha ampiamente ragione nel chiedere al Partito Democratico i necessari e doverosi chiarimenti.
La confusione politica attuale non serve a nessuno.
Non serve, in particolare, al tavolo dell’alternativa messo in piedi per costruire un percorso politico capace di mettere insieme forze di varia natura.
Una coalizione del genere è necessaria ed indispensabile alla Città di Nola e rappresenterebbe un interessante laboratorio politico per l’intero comprensorio.
Una coalizione politicamente ricca ed eterogenea ha l’assoluto bisogno di individuare percorsi condivisi per la scelta del candidato a Sindaco per le amministrative della prossima primavera.
Vi sono molti potenziali candidati capaci, qualificati, di spessore, che hanno dimostrato di poter concorrere per una scelta di questo genere.
Ancor più vi sono forze, intelligenze, competenze (esterne ai Partiti tradizionali) in grado di attrarre consensi significativi, ben al di là del perimetro storico dei tradizionali partiti del centrosinistra nolano.
Di fronte ad una ricchezza simile cosa fare?
Non riesco a vedere che una sola strada: promuovere ed organizzare al più presto le primarie di coalizione, con più candidati.
Il coinvolgimento dei cittadini, dei lavoratori, dei giovani, delle donne, dei pensionati, rappresenta una occasione storica per la Città di Nola. Un valore aggiunto imperdibile. Sosterrò in ogni luogo ed in ogni sede le ragioni che sono, a mio avviso, alla base di una decisione del genere.
Diversamente la eventuale e sciagurata scelta dell’accordo tra i partiti (che verrebbe compiuta, probabilmente, neppure a Nola) porterebbe, a mio avviso, alla sconfitta certa e, con ogni probabilità, alla scomparsa dalla scena politica nolana di molte delle forze attualmente presenti.
Oppure qualcuno punta a realizzare qualche accordicchio di altro genere e di altra natura?
Si scoprano le carte perchè il tempo è scaduto.
Salvatore Velardi
del Comitato Direttivo
Circolo PD Nola