A 93 anni si è spento il partigiano Rodolfo De Rosa. Un grande protagonista delle lotte per la giustizia e la libertà lungo tutta la seconda metà del secolo scorso e dell’inizio del nuovo millennio. Giovanissimo partigiano, prese parte alla Resistenza con coraggio ed entusiasmo, partecipando ad attività politiche e di sabotaggio organizzate con Antonio Maccanico, Federico Biondi, Camillo Marino, Luigi Borriello, in seguito suoi compagni di cella nel carcere di Avellino.
Da dove riuscirono ad evadere, poco prima di essere consegnati ai tedeschi, grazie al coraggio del direttore della prigione, il dottor Santangelo, che organizzò la fuga, salvandoli così la vita. Nell’immediato dopoguerra De Rosa continuò l’attività politica nelle file del PCI, ricoprendo per anni anche l’incarico di segretario provinciale della Federazione Giovanile.
Fu un protagonista delle lotte agrarie, e sempre in prima linea nella difesa dei diritti costituzionali, al fianco di Enrico Berlinguer, Pietro Ingrao, Giorgio Napolitano, suoi amici personali. Autentico galantuomo, partigiano per sempre, è stato per l’ANPI un esempio ed un punto di riferimento costante ed indimenticabile. Con lui perdiamo un impareggiabile compagno di lotte antifasciste, ma soprattutto un fratello maggiore, nel cui nome continueremo a combattere con sempre più forza per la giustizia, per l’antifascismo e per la pace.
Ai famigliari di Rodolfo tutto il cordoglio dell’ANPI.
Ora e sempre Resistenza, caro Rodolfo, ti salutiamo a pugno chiuso.