Il Covid-19, con la conseguente emergenza sanitaria, ha messo in ginocchio l’economia mondiale. Tutti i settori ne sono usciti compromessi, ivi compreso il gioco d’azzardo che, in ogni suo segmento, ha subito una battuta d’arresto notevole. Lo IAGR (l’International Association of Gaming Regulators) ha condotto uno studio, comprendendo il primo semestre del 2020, in cui è emerso un calo delle entrate di oltre il 50% rispetto allo stesso periodo del 2019. “Ne ha sofferto giocoforza soprattutto il gioco fisico – sostengono gli esperti di Giochidislots.com – come evidenzia il calo del -97% dei casinò, del -95% dei bingo, -94% delle scommesse sportive. Numeri che sanno di dramma”. Si salva, si fa per dire, il mondo delle lotterie, scese al -57% poiché non legate ad un solo canale di gioco e disponibili anche in esercizi rimasti poi aperti in pieno lockdown.
Il gioco d’azzardo online, invece, ha mantenuto alti i suoi standard. La spesa nei casinò via internet infatti non è risultata modificata, dimostrandosi maggiormente resistente alla pandemia rispetto ad altri segmenti. Altri ancora invece ne escono rinforzati: lotterie e poker online hanno tratto il meglio del periodo di pandemia: “In mancanza di eventi sportivi degni di nota – continuano da Giochidislots – le scommesse virtuali anche hanno dato il loro contributo”.
Nel 34% delle giurisdizioni interpellate le scommesse virtuali non sono legali; nelle altre invece non hanno registrato grossi aumenti. Il gioco legale, invece, per il 21% degli intervistati, è rimasto su livelli ridotti, che invece per 4 su 10 giurisdizioni sono aumentati. Secondo lo IAGR le diminuzioni sarebbero state guidate dalla sospensione o dalla riduzione del gioco terrestre. L’aumento, invece, potrebbe essere stato determinato dalla “migrazione”, seppur temporanea, verso i casinò sicuri.
Dal rapporto IAGR emergono anche altre novità: le principali preoccupazioni circa il gioco illegale hanno riguardato il mercato nero, il match fixing, il riciclaggio di denaro, il gioco minorile. E dunque è stato chiesto alle giurisdizioni quali approcci fossero stati adottati per rispondere all’emergenza Covid-19.
IAGR ha quindi evidenziato che il 70% degli intervistati ha chiesto misure di allontanamento sociale nei locali da gioco; il 64% un ritardo nelle ispezioni dei locali; un 30% invece una limitazione sui prodotti d’azzardo.
In qualsiasi modo la si legga, il sondaggio ha messo in mostra come i mercati del gioco d’azzardo ne siano usciti influenzati dal punto di vista della pandemia. Il Covid-19, dopo aver avuto impatti a breve termine, si farà sentire anche nel lungo periodo.
Per il futuro, le prospettive sono variegate: per metà delle giurisdizioni interpellate, il virus porterà a diminuzioni significative dei flussi di gioco. Per altri, invece, trionferà definitivamente il gioco online. Si scoprirà vivendo…