Quando, cinque anni, fa le è stato diagnosticato un cancro al cervello, Jules Rose, maratoneta britannica di 50 anni, non ha esitato a sottoporsi a un intervento chirurgico nella speranza di rimuovere il tumore. Il chirurgo che l’aveva in cura al Ninewells Hospital di Dundeeha però sbagliato tutto compromettendo la sua salute per sempre. E ora Jules ha iniziato una battaglia legale contro di lui.
Lo specialista Muftah Salem Eljamel non aveva trovato alcun tumore, ma sotto i ferri ha rimosso la ghiandola lacrimale destinando la paziente a possibili problemi agli occhi. Eljamel è stato sospeso nel 2014 ed era stato già segnalato e denunciato per inadempienze.
La donna è stata operata da Eljamel nell’agosto 2013, solo un mese dopo la visita a causa di gravi disturbi sul lavoro. Una volta in sala operatoria, però, qualcosa è andato storto. Il chirurgo ha capito di aver sbagliato e ha cercato di porre rimedio all’errore nascondendo la verità. «Mi disse che doveva operarmi nuovamente perché una parte del tumore non era stata rimossa», sono le parole riportate dal Daily Mail.
La madre di due bambini era convinta di essere nelle mani del miglior chirurgo scozzese e che gli avrebbe salvato la vita, ma la persona a cui si era affidata aveva scambiato la ghiandola lacrimale per un tumore. Da quel giorno ha occhi sempre asciutti, è incapace di piangere e non può indossare le lenti a contatto, nonostante i problemi alla vista. Teme, inoltre, di soffrire di futuri problemi agli occhi. È tra una serie di pazienti di Eljamel, sotto i riflettori del programma Disclosure.
«Quest’uomo – continua – era costretto a lavorare sotto la supervisione di qualcuno nel momento in cui mi ha operato, a causa di precedenti lamentele, ma ha agito ugualmente senza nessuno. Sento di essere una persona fortunata, che poteva andarmi peggio, ma sono molto arrabbiata».