Giovedi 21 giugno ,si è tenuto a Chiusano San Domenico presso lo storico palazzo De Francesco, un convegno sulla Prevenzione dal Fumo e Nutrizione Dietetica. Il convegno, è stato organizzato dal Movimento Cristiano Lavoratori di Montenfalcione, presideuto dal Dott. Adriano Palmieri ( Medico Internista presso l’Azienda Ospedaliera Monaldi di Napoli ) e con la partecipazione della Dott:ssa Pina Famiglietti (Biologa Nutrizionista, con Studio di Nutrizione Clinica e Dietetica a Gesualdo ).
Il Dott. Palmieri, sta portando avanti questi convegni contro il fumo delle sigarette da anni, e in questa estate 2018, terrà convegni itineranti in materia di prevenzione contro la dipendenza dal fumo, in molti paesi della provincia di Avellino.
Nel corso del dibattitto ,ha posto in evidenza, “ che l’essere dipendente dal fumo può causare insonnia, depressione, rabbia, irrequietezza, aggressività, minore concentrazione e ansia. Tuttavia sono i fumatori stessi che decidono di rovinarsi la salute, visto che, alcuni tipi di tumori sono riconducibili proprio al fumo. Sono cinque, i tipi di tumori più noti per la loro pericolosità; il carcinoma polmonare, quello della faringe, della laringe, dei reni e dell’esofago. Ma, anche malattie dell’apparato visivo ( labbro, naso ) , cardiovascolare ( infarto, ictus ) e digerente ( asma ). Tuttavia, non sono solo i fumatori ad avere possibilità concrete di ammalarsi di tumori, ma anche chi è sottoposto al fumo cosiddetto passivo, di cui viene sottovalutata molto spesso la nocività. Altro fenomeno molto dilagante è il fumo tra i ragazzi adolescenti, i quali si avvicinano al fumo e che, inconsapevolmente con il tempo, li può portare alla dipendenza . Quindi è necessario fare prevenzione, coinvolgendo in primis le famiglie, le scuole e i medici, sia quelli di base che biologi nutrizionisti, come fatto in questo convegno “.
La Dott:ssa Famiglietti, nel suo intervento ha sottolineato come smettere di fumare sia strettamente correlato all’aumento di peso, il perché e come intervenire.“ La nicotina è una sostanza cosiddetta anoressizzante, in quanto limita lo stimolo della fame. Perciò, quando si smette di fumare è spesso possibile ingrassare. Non sono poche le persone che non si decidono a smettere di fumare per timore di ingrassare. Nel tabagismo le sostanze di cui si fa abuso, e che creano lo stato di dipendenza, agiscono in maniera subdola all’interno dell’organismo.
Smettere di fumare è molto difficile e il cibo può diventare una “valvola di sfogo” comoda e gratificante. Il soggetto rischia così di passare da uno stato di dipendenza ad un altro: la compensazione della mancanza di sigarette con il cibo!
Tipico problema per chi si allontana dal fumo è la cosiddetta fame nervosa. Basti pensare a quanti fumatori saltano la prima colazione al mattino a favore del classico caffè o cappuccino seguiti subito dalla sigaretta. Appena si smette di fumare (specialmente se si fuma da molto tempo) possono insorgere poi delle vere e proprie crisi d’astinenza, non solo dalla nicotina ma anche dalla gestualità del fumo “.
Il convegno, si è concluso con le domande ai relatori , da parte dei presenti in sala, su fatti specifici personali, correlati al fumo e alla nutrizione dietetica.
Carmine Marino