Grande risultato stamattina quando si è tenuto il convegno della Cia di Benevento in collaborazione con l’Università del Sannio e l’IPASAR – Istituto alberghiero “le streghe” di Benevento sulla sperimentazione dei pecorini sanniti per esaltare le loro caratteristiche e soprattutto il grande potenziale di questo formaggio. Attività che si sono svolte all’interno di un progetto di cooperazione finanziato dal Programma di sviluppo rurale della Campania.
Di straordinaria bellezza la sala dove si è tenuto il convegno, una struttura ricca di affreschi e di opere d’arte scultoree frutto della lavorazione della pietra e del legno da parte di artisti locali. La struttura è incastonata nella straordinaria chiesa della SS. Trinità che con il suo Campanile padroneggia tutta la valle Vitulanese.
Alla presenza di tanti visitatori e allevatori del territorio si svolge il convegno. Raffaele Scarinzi sindaco di Vitulano ha salutato i partecipanti esprimendo apprezzamento per questa iniziativa, ritenuta fondamentale per la comunità di Vitulano e soprattutto per la valorizzazione del pecorino vitulanese.
Ha introdotto i lavori Pasquale Spitaletta direttore della cia di Benevento che ha presentato gli obiettivi fondamentali dell’iniziativa e del progetto di valorizzazione, ponendo l’accento sul fatto che – nonostante gli sforzi compiuti – purtroppo mancano dei contributi importanti come quello della Camera di Commercio Irpinia Sannio, purtroppo ancora in stato commissariale, e della Provincia di Benevento, perché purtroppo “è andato perduto il vero ruolo delle province, attualmente sono enti svuotati e poco utili per il territorio”.
Importante l’intervento della dirigente scolastica dell’Istituto Alberghiero “Le Streghe”di Benevento, Antonella Gramazio che ha esaltato le proprietà dei prodotti del territorio sulla tavola e quanto è importante per i produttori locali la sinergia con l’istituto “che esalta e racconta le proprietà di questi prodotti di nicchia”.
Il prof. Ettore Varricchio ha riportato i riscontri delle caratteristiche eccezionali dei formaggi del Sannio, ma nello stesso tempo ha sottolineato: “è necessario che gli allevatori vendono il prodotto al compimento del periodo di stagionatura che esalta maggiormente le caratteristiche organolettiche e nutrizionali, ovvero dopo 6 mesi”. Varricchio ha poi messo l’accento sulla filiera corta: “l’offerta di questi prodotti di nicchia nell’agriturismo, non significa minor prezzo bensì offerta di qualità, di conoscenza del prodotto e del territorio”.
Il Presidente della Cia Benevento Carmine Fusco ha formulato una nota di plauso all’ iniziativa e ha comunicato che continuerà l’impegno dell’organizzazione “perché è fondamentale sempre di più far conoscere il territorio, renderlo fruibile, e migliorare l’ospitalità. In questo contesto anche i singoli prodotti delle aziende agricole acquistano maggiore valore aggiunto. Certo che diventa fondamentale in questo anche il mondo del volontariato”.