La recente sentenza del Tribunale di Salerno sulle attività di controllo dell’attività delle imprese forestali rende necessaria una riflessione e una rivisitazione del regolamento regionale forestale – pure aggiornato solo nel 2022 – che all’articolo 16 pone in capo ai membri dei Carabinieri Forestale il compito di eseguire gli accertamenti tecnici anche mediante apposita convenzione.” È questo il commento di Cia Campania, dopo quanto stabilito da una recente sentenza del Tribunale di Salerno in merito ad assunte violazioni in materia forestale accertate dai militari della Forza armata benemerita.
Il Tribunale di Salerno, presieduto dal giudice monocratico Mattia Caputo, lo scorso 20 aprile ha accolto l’opposizione presentata da un’impresa forestale salernitana – difesa dall’avvocato Matteo Fimiani del foro di Avellino – in merito ad accertamenti tecnici effettuati nel 2020 dai Carabinieri Forestale annullando le ingiunzioni di pagamento emesse a carico di detta impresa.
Il giudice ha decretato che ai Carabinieri Forestale, in quanto ufficiali di polizia giudiziaria, è preclusa qualunque attività di accertamento tecnico in ordine alle violazioni delle norme del regolamento forestale della Regione Campania e della Legge Regionale n. 11/1996, attività che spettano in via esclusiva al personale del settore foreste della Regione Campania.
Con la sentenza del Tribunale di Salerno, pertanto, si esclude “che i Carabinieri Forestali abbiano il potere di effettuare accertamenti di natura tecnica circa le violazioni riscontrate nella loro materialità nell’ambito della violazione delle norme regionali in materia boschiva”.
“Si delinea uno scenario tecnico preoccupante per un vuoto operativo che si crea nell’ambito degli accertamenti tecnici sia di natura amministrativa che penale e tale circostanza- evidenzia il direttore di CIA Salerno, Domenico Serlenga – crea profonda preoccupazione nel settore delle imprese agricole e forestali che necessitano di norme e procedure chiare che consentano loro di svolgere serenamente la loro attività d’impresa”.
“Cia auspica che la Regione Campania – aggiunge Serlenga – voglia avviare, di concerto con gli altri enti gestori del territorio (come i parchi nazionali), una celere definizione di nuove procedure di controllo tecnico delle attività forestali, ed agrarie in generale, che siano chiare ed incontestabili e che diano sicurezza ai cittadini ed alle imprese”.