Mozione a firma della vicepresidente del Consiglio regionale: “Vanno promosse intese con enti e associazioni per iniziative didattiche e sociali che allontanino dalla strada i ragazzi di realtà difficili”
“L’allarme baby gang, sempre più dilagante non solo a Napoli ma su tutto il territorio regionale, non può lasciarci indifferenti. Da tre giorni due ragazzini lottano contro la morte al culmine di una banale lite con un gruppo di coetanei. Un episodio, l’ennesimo, di una lunga scia di sangue e di eventi drammatici. Abbiamo il dovere di reagire con ogni strumento e iniziativa possibili per togliere i nostri giovani dalla strada e creare per loro le condizioni per un futuro che non sia all’insegna del crimine e della violenza diffusa. In questi giorni ho depositato una mozione, affinché anche la Regione Campania sia in prima fila nel contrasto a una criminalità che vede minorenni sempre più protagonisti”. Così la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino firmataria, con il collega Salvatore Aversano, di una mozione con la quale chiede di impegnare la giunta regionale “a farsi promotrice di protocolli d’intesa tra istituzioni, enti locali e associazioni affinché si mettano in campo iniziative di carattere didattico, laboratori artistici e musicali e attività motorie, rivolte a minori di realtà difficili, con percorsi formativi tesi a fornire competenze di carattere tecnologico, così da favorire l’ingresso nel mercato del lavoro. Vogliamo estendere alle periferie suburbane e ai quartieri difficili di tutti i comuni della regione, le esperienze positive sociali, culturali, sportive, religiose e di educazione alla legalità, già attuate in territori a rischio, a partire da quelli del nostro capoluogo. Vogliamo inoltre a sostenere interventi socioeducativi, di servizio sociale obbligatorio rivolti a giovanissimi segnalati dall’autorità giudiziaria o in carico ai servizi sociali. Salvaguardare i nostri ragazzi – conclude Ciarambino – equivale a salvaguardare il futuro della nostra terra, oltre che ad affamare i clan della camorra in cerca di nuove leve per allargare ogni giorno di più le fila dei loro eserciti”.