“Excusatio non petita, accusatio manifesta”. “Scusa non richiesta, accusa manifesta”, in forma proverbiale (giusto per intenderci) “Chi si scusa, si accusa”
Non vedo altro modo per rispondere alle dichiarazioni del sindaco Corrado riguardo l’increscioso episodio che mi è accaduto. Salvaguardare il buon nome del paese, questo lo si fa con azioni amministrative programmate e mirate non lasciandolo allo sbando, e io questo lo faccio da sempre. Non so che farmene delle loro giustificazioni. All’episodio erano presenti testimoni e, quindi, saranno le autorità competenti ad accertare le responsabilità dell’accaduto.
Certo è che dichiarazioni intorno all’accaduto sono state rilasciate da persone a conoscenza dei fatti e non certamente dal sottoscritto che è abituato a risolvere le situazioni personalmente, senza aiuto di terzi.
E’ comunque un dato di fatto che può essere confermato da numerosi cittadini, che l’aggressore, molto vicino alla maggioranza, è assiduamente presente ai consessi civici e puntualmente disturba in modo vistoso e provocatorio gli interventi dei consiglieri di opposizione. Visti i deficienti interventi del presidente del consiglio, il sottoscritto più volte è stato costretto ad insistere, chiedendo all’organo preposto che fosse messo a tacere.
Gli attestati di solidarietà sono comportamenti ispirati a senso civico e, pertanto, vanno fatti unilateralmente, non come questa amministrazione abituata a tenere due piedi in una scarpa.
Ma la cosa che più mi fa male è il fare ed il dire di coloro che mentono pur sapendo di mentire.
Giuseppe Caccavale