I ceppi rappresentano dei semplici pezzi di legno apparentemente privi di vita ma con una molteplicità di significati. Quest’anno il CARRO ARTIGIANI ha utilizzato avanzi di tronchi abbandonati, valorizzando il loro significato nascosto. Similmente, com’è nella vita dell’uomo, il significato dell’essere che a volte è chiuso e non riesce a prendere forma. Ogni persona, inizialmente in uno stato grezzo, con la vita prende forma esprimendo la sua unicità. Questo percorso per tutti è inevitabile. Chi pensa di non avere una propria forma, in realtà la assume quotidianamente nelle varie decisioni e scelte da compiere ogni giorno. La maturità che stiamo descrivendo, si realizza attraverso il dialogo con il prossimo e l’arte come espressione di un dono. Dio durante la creazione mostra di essere colui che realizza dal nulla ogni cosa con creatività e originalità, perché è proprio nella sua natura il creare, per questo lo fa sempre e continua a farlo ancora oggi, e Gesù ci parlò del Padre proprio con questi termini:
“Il Padre mio opera sempre e anch’io opero” (Gv 5, 17). Dio nella vita di ognuno di noi opera sempre.
Questo carro nella sua originalità e unicità, è il primo carro al mondo realizzato con vari tipi di ceppi di legno: ulivo, cedro, cipresso, abete, faggio e pioppo; esso trasmette un messaggio di speranza in quanto c’è un forte richiamo alla creazione di Dio. Il dialogo e l’arte si esprimono attraverso gli artigiani, i pittori, gli scultori e gli intagliatori, che propongono un messaggio di fiducia nell’uomo e in se stessi. La scoperta del Signore Gesù nella vita dell’uomo è la conversione che riesce a collocarsi come una pialla che lavora: levigando e profumando di amore l’umanità.
La consapevolezza che il nostro cammino sulla terra avrà avuto un senso, ci permetterà di amare giorno dopo giorno il prossimo, come nostro fratello.
Il carro artigiani verrà esposto domenica 5 maggio e sarà un’opera itinerante per le strade di Cicciano dalle ore 9 alle ore 24.
DESCRIZIONE CARRO: Il volto di Cristo scolpito nel ceppo di faggio, da inizio al percorso cristiano. I ceppi scolpiti con tecnica Carving su grandi tronchi di cedro rappresentano: il falegname mentre usa la lama dentata; il fabbro con l’incudine e il martello; una contadina con la falce e il grano; e il buon pastore. Con altri ceppi di faggio, abete, cipresso e pioppo sono stati realizzati dipinti monocromatici e si intravede un polittico raffigurante Maria SS. degli Angeli; un dittico che riproduce l’annunciazione; un dipinto che rappresenta il ritrovamento dell’affresco dell’effige della Vergine; e gli angeli che avvolgono il carro. Il fondale è realizzato con una Croce ricavata da rami di Ulivo.
Il pianale del carro è formato da rami di ulivo intrecciati, e dai riccioli. Un altro elemento da notare è lo specchio, attraverso il quale ognuno specchiando se stesso, potrà apparire e rivedersi con una luce diversa. Ognuno è raccontato come una vita che si va facendo matura attraverso l’aiuto di Dio e gli eventi della vita. Per questo il CARRO ARTIGIANI vuole essere il racconto di tutti gli uomini del passato, del presente e del futuro. Le sponde sono state realizzate con la tecnica del mosaico di legno dove si possono intravedere le scritte ARTIGIANI e il titolo del carro: I CIPPONI, termine interpretabile anche come persone stolide, ovvero ottuse e dure di comprendonio. Nessuno è escluso dall’essere CIPPONE, tutti potenzialmente possono esserlo.
Il secondo titolo L’APPARENZA INGANNA è un celebre e proverbiale modo di dire dal significato facilmente intuibile; con tale espressione si vuol suggerire che una certa dose di cautela nel giudicare è sempre opportuna perché in molti casi le apparenze sono ingannevoli e le persone o gli stessi CIPPONI non sono come sembrano a prima vista. L’espressione può ovviamente essere usata sia in senso negativo che in senso positivo, vale a dire che non si deve giudicare frettolosamente o superficialmente qualcosa o qualcuno perché, a dispetto dell’apparenza esteriore, potrebbe essere peggiore, oppure, al contrario, migliore di quanto non si sia portati a pensare a una prima impressione. Si tratta sostanzialmente di un invito a una certa prudenza nell’emettere giudizi di cui potremmo pentirci in seguito. Celebri modi di dire che hanno un significato simile sono “L’abito non fa il monaco” e “La barba non fa il filosofo” (generalmente usati in senso negativo); in senso negativo è praticamente equivalente al proverbio “Non è tutto oro quello che luccica“. Il CARRO ARTIGIANI è dedicato ai nonni che praticavano e praticano ancora i mestieri antichi e agli adolescenti affinché possano capire che l’artigianalità della vita reale è più efficace di quella virtuale.
L’apparenza inganna, gli occhi no. Siate artigiani e scolpite al meglio la vostra vita. Buona visione.
Realizzato da:
Barba Brisiu da Borgo San Dalmazzo (Cuneo) – Scultore, Angelo Vigliotti da Cicciano (Napoli) – Scultore,
Francesco De Rosa da San Felice a Cancello (Caserta) – Pittore
Collaboratori: Giovanni Santulli, Massimo De Luca, Santone Passariello, Giuseppe Vitale, Emanuele Panno,
Alessandro Pizza, Aniello Mercogliano, Gennaro Acierno, Salvatore & Carmine Mungiello, Benedetto Itri
Gli organizzatori: Giovanni Iasevoli, Daniele Ferrante, Giuseppe De Stefano, Paolo De Luca e Domenico Covone
Progettisti: Tony De Stefano & Barbato De Stefano