I dati confortanti sull’epidemia della Sars cov 2 che pare essere finalmente mantenere il trend in calo per quanto riguarda il numero dei nuovi contagi, preoccupano il Sindaco di Cicciano Giovanni Corrado che, anche se felice di tali numeri, teme che possano rappresentare un motivo di rilassamento da parte dei suoi concittadini e buttare all’aria quanto di buono fatto in questo mese con possibili evasioni dalla quarantena a cui tutti siamo purtroppo sottoposti. Il Sindaco, Oltre ad intensificare i controlli a deciso di inviare a mezzo social una lettera agli abitanti del proprio paese:
“Cari concittadini. Ora che i numeri cominciano ad essere più rassicuranti mi preme chiarirvi alcune cose. Non dimentichiamo che, anche se li chiamiamo “numeri”, dietro di essi ci sono delle persone. Degli esseri umani. Quel numero potrebbe essere un nostro genitore, nonno, figlio, amico. Una sola vita vale più di qualsiasi strappo alla regola e non possiamo rilassarci finché non leggeremo, e per più giorni, alla voce deceduti il numero zero e potrebbe anche non accadere mai. Probabilmente dovremo imparare a convivere con questa ombra e modificare le nostre abitudini in modo più o meno definitivo. È una possibilità. Questo però ci deve spingere ancora di più a lottare contro questo virus e contro l’ignoranza di chi mette a repentaglio la salute di tutti e svilisce i grandi sacrifici che stiamo facendo insieme in questa quarantena. Ricordate sempre che “ la propria libertà finisce dove inizia quella dell’altro!” Il rispetto per le regole, per i valori morali e per le persone paga e pagherà sempre, in questa vita o nell’altra. Teniamo duro e non lasciamoci trasportare dalla stanchezza o dall’entusiasmo. Rimaniamo concentrati perché una partita si può perdere anche nei minuti finali, quando si pensa di aver portato il risultato a casa. Io provo con tutti i miei mezzi e il mio senso di responsabilità verso questa stupenda comunità, che mi ha eletto come suo primo rappresentante, a fare il massimo per non lasciare nessun cittadino da solo. Ogni comune è diverso. Il numero di abitanti, le risorse economiche, la posizione e la solidarietà dei suoi cittadini cambiano l’entità del supporto effettivo che si può dare ad ogni cittadino in difficoltà. Personalmente sono lontano da facili protagonismi volti a strumentalizzare e cavalcare indegnamente una catastrofe sanitaria, sociale ed economica come questa.
Ricordo a tutti che sono un uomo e in quanto tale non sono immune dall’errare ma provo a fare del mio meglio per il mio paese. Quello di cui conosco ogni sasso e che oggi sono chiamato a proteggere in prima persona. Un abbraccio a tutti voi. #RestateAcasa”.
“Cari concittadini. Ora che i numeri cominciano ad essere più rassicuranti mi preme chiarirvi alcune cose. Non dimentichiamo che, anche se li chiamiamo “numeri”, dietro di essi ci sono delle persone. Degli esseri umani. Quel numero potrebbe essere un nostro genitore, nonno, figlio, amico. Una sola vita vale più di qualsiasi strappo alla regola e non possiamo rilassarci finché non leggeremo, e per più giorni, alla voce deceduti il numero zero e potrebbe anche non accadere mai. Probabilmente dovremo imparare a convivere con questa ombra e modificare le nostre abitudini in modo più o meno definitivo. È una possibilità. Questo però ci deve spingere ancora di più a lottare contro questo virus e contro l’ignoranza di chi mette a repentaglio la salute di tutti e svilisce i grandi sacrifici che stiamo facendo insieme in questa quarantena. Ricordate sempre che “ la propria libertà finisce dove inizia quella dell’altro!” Il rispetto per le regole, per i valori morali e per le persone paga e pagherà sempre, in questa vita o nell’altra. Teniamo duro e non lasciamoci trasportare dalla stanchezza o dall’entusiasmo. Rimaniamo concentrati perché una partita si può perdere anche nei minuti finali, quando si pensa di aver portato il risultato a casa. Io provo con tutti i miei mezzi e il mio senso di responsabilità verso questa stupenda comunità, che mi ha eletto come suo primo rappresentante, a fare il massimo per non lasciare nessun cittadino da solo. Ogni comune è diverso. Il numero di abitanti, le risorse economiche, la posizione e la solidarietà dei suoi cittadini cambiano l’entità del supporto effettivo che si può dare ad ogni cittadino in difficoltà. Personalmente sono lontano da facili protagonismi volti a strumentalizzare e cavalcare indegnamente una catastrofe sanitaria, sociale ed economica come questa.
Ricordo a tutti che sono un uomo e in quanto tale non sono immune dall’errare ma provo a fare del mio meglio per il mio paese. Quello di cui conosco ogni sasso e che oggi sono chiamato a proteggere in prima persona. Un abbraccio a tutti voi. #RestateAcasa”.
Felice Sorrentino