A conclusione del percorso sulla legalità con la Fondazione Caponnetto ” Le giovani sentinelle della legalità”, si è tenuto il debate finale “Può la legittimazione di una protesta consentire atti pubblici vandalici?”.
Grazie alle docenti Rosanna Serpico, Rosanna Ardolino e al prof. Antonio Panico, le classi 5BS, 5DS, 4AT e 4BT hanno gareggiato con passione e determinazione.
La giuria, formata dal prof. Salvatore Alaia, dalle docenti Rosemarie Ardolino, Lucia Rozza e dalla sottoscritta, ha dato ex aequo a tutte le classi con questa motivazione:
Tutte le squadre partecipanti hanno puntualizzato, con riferimenti normativi, di cronaca, di storia e di personaggi contemporanei, i pro e i contro sugli atti vandalici che hanno interessato i monumenti e le istituzioni italiane.
Ogni squadra ha fornito qualcosa di diverso, argomentando, in maniera precisa e con lessico appropriato, le proprie opinioni.
Gli alunni hanno svolto dibattiti regolamentati, discussioni frontali tra due parti contrapposte, che seguivano regole di condotta. Si è subito creata una dimensione formativa e di costruzione delle argomentazioni e delle confutazioni. Gli alunni hanno assunto un ruolo propositivo e responsabile, hanno interagito tra pari, sviluppando atteggiamenti empatici, di leadership e di partecipazione inclusiva, hanno gestito le informazioni raccolte, valutandole per elaborare la propria tesi. E’ stato rafforzato l’ascolto attivo, la gestione del tempo e la consapevolezza della necessità della padronanza linguistica nel parlare in pubblico.
Un’esperienza che ha realmente entusiasmato ed interessato, un momento di socializzazione in una dimensione del “saper essere” e del “saper stare con gli altri”, focalizzando l’azione didattica sull’alunno, al quale è stato richiesto un ruolo attivo: diventare protagonista del suo apprendimento.