Appare definito nelle sue linee generali, lo scenario del 10 giugno per il rinnovo degli organi del civico consesso dell’Ente di corso Garibaldi, con l’elezione del sindaco e di sedici consiglieri comunali, con tre formazioni in competizione, a cui potrebbe aggiungersi un altro schieramento. Le certezze si rapportano alla lista civica- rappresentativa della maggioranza uscente di “Paese futuro”- al Movimento 5 Stelle e al Partito democratico. Uno scenario, quello prospettato, in cui potrebbe innestarsi la “civica di centro-destra, ancorata a Forza Italia, il cui radicamento sul territorio, specie per le “legislative” è stato costantemente confermato nel giro degli ultimi venti anni, ed anche con la relativa “tenuta” fatta registrare nel voto di marzo scorso. Ed è noto che nelle “amministrative” la composizione delle liste, tuttavia, è sempre complessa e problematica, mentre l’espressione del cosiddetto voto d’opinione libero da condizionamenti di vario genere è ristretto a ridotte componenti dell’elettorato, quando non è del tutto reso marginale.
Al di là del nodo dei dubbi da sciogliere sul quarto schieramento,l’appuntamento con le urne di giugno coincide con un elemento di novità, particolarmente significativo. E’ la novità che segna la conclusione a scadenza normale del ciclo apertosi con il voto del 26–27 maggio del 2013, in contrasto con il ”destino” di tutti i precedenti mandati conferiti dagli elettori per oltre un decennio; mandati, contraddistinti dalle conclusioni anticipate rispetto alla scadenza normale per litigiosità particolaristiche sfociate in crisi irreversibili, con conseguenti gestioni commissariali, che non hanno certamente giovato alla città.
E’ un fattore di novità e stabilità– nello stesso tempo- per la maggioranza consiliare uscente, con sindaco Raffaele Arvonio, che, pur dovendosi misurare nell’arco di un quinquennio con un’opposizione attiva, articolata e coesa nell’esercizio del proprio ruolo, è stata in grado di operare con compattezza nelle scelte e nelle decisioni anche rispetto alle criticità più marcate sul piano della gestione economica e finanziaria. Una serie di scogli superati ed una condizione, per la quale punta a dare continuità a se stessa, proponendosi al giudizio dell’elettorato sempre con la connota zio della coalizione civica- “Paese futuro”- che ,per quanto è dato di sapere, sarà largamente confermata per la tornata di giugno, cambiando, tuttavia, il logo che recita “Cicciano.Presente e futuro”. E in netta pole–position per la candidatura di sindaco è Giovanni Corrado, assessore uscente all’urbanistica, alla seconda esperienza elettorale e che nella tornata del 2013, insieme con Maria De Riggi risultò tra i candidati-consiglieri più votati.
Nella formazione di “ Cicciano. Presente e futuro” sarà candidato-consigliere, il sindaco uscente Raffaele Arvonio, che vanta l’esercizio di due mandati consecutivi, anche se quello di “primo cittadino”, conferitogli nel maggio del 2011, si esaurì prima della scadenza normale, con il ritorno alle urne due anni dopo, quando sfiorò il 70 % dei consensi, mentre il candidato-sindaco di “Uniti per Cicciano”, Giuseppe Tarantino consegui il 33% dei consensi espressi. E per la tornata di giugno Tarantino viene proposto candidato-sindaco dal Partito democratico. Una candidatura già formalizzata in pubblica assemblea dai democratici che si propongono di confluire nella propria lista il supporto e il consenso dei gruppi civici e delle associazioni di volontariato operanti sul territorio.
Nella partita elettorale che si aprirà ufficialmente tra poco di una decina di giorni, settimane, quando saranno state regolarmente presentate le liste, l’altra sostanziale novità è costituita dallo schieramento del Movimento 5 Stelle, che nelle “legislative” del 4 marzo ha realizzato un autentico exploit, catalizzando quattro mila voti. Un consenso diffuso, specchio soprattutto del voto delle nuove generazioni; un’onda larga per la quale il Movimento è diventato il primo partito politico della città, così come- in successione- dall’immediato secondo dopo-guerra fino ai nostri giorni, lo sono stati il Partito repubblicano di Geremia Cavezza– tra le poche “isole” di consenso radicato del partito dell’Edera nel Sud, segnatamente in Campania e in Sicilia- la Democrazia cristiana di Silverio Serpico e Rosario Castoria, e, negli ultimi anni, Forza Italia. I penta stellati, che proporranno la propria lista con il relativo simbolo identificativo, sostengono per la candidatura di sindaco , la giovane avvocatessa Nunzia Coppola.
Tre pedine–liste già disposte sullo scacchiere pronte a compiere le mosse giuste per prevalere l’una sulle altre. Se vi figurerà anche la quarta pedina-lista che proporrebbe Giuseppe Caccavale per la guida dell’amministrazione, è ancora tutto da scoprire. En passant, si ricorderà che Caccavale, è già stato sindaco per due fasi amministrative e assessore in varie Giunte, con lunga appartenenza alla Democrazia cristiana, è figura storica del partito degli “azzurri” nell’area nolana.