CICCIANO: Palazzo di città, obiettivo risanamento economico.

CICCIANO:  Palazzo di città, obiettivo risanamento economico.

Gianni Amodeo

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La proroga della Corte dei Conti e il riconoscimento dell’ultima “tranche” dei debiti fuori bilancio

            E’ stato prorogato  al 15 marzo il termine di scadenza per la presentazione delle integrazioni documentali, richieste a dicembre scorso dalla Corte dei Conti, per completare la ricognizione degli atti, relativi alla proposta d’adozione del Piano di riequilibrio economico formalizzata dall’amministrazione comunale in estate. Un adempimento, che, una volta superato l’esame della magistratura contabile, segnerà il “via libera”  all’attuazione del Piano programmato, per “sanare”  lo squilibrio  dell’ Ente di corso Garibaldi; squilibrio che, com’è noto, corrisponde a tre milioni e mezzo circa, per una consistenza significativa, se rapportata alla comunità cittadina che  ha superato largamente i dieci mila abitanti.

 E’ un’operazione di riordino di durata pluriennale, che permetterà di aprire la corsia d’immissione nella normalità della gestione amministrativa nella trasparenza delle scelte e decisioni, facendo tesoro- per evitarne il ripetersi- della “lezione” delle cause che hanno prodotto nel corso di venti anni ed oltre le criticità attuali. E sono cause imputabili sia alla frequente confusione dei ruoli, tra quelli l’apparato burocratico ed amministrativo strettamente inteso sul piano dirigenziale ed operativo  e quelli di indirizzo e controllo che spettano al Consiglio comunale, sia al “peso” dell’evasione ed elusione del pagamento  dei tributi  locali, mantenutosi  costante negli anni, per attestarsi secondo stime attendibili  sulla soglia del 40%. Una risultante di fattori, vien da dire, su cui gli stessi revisori dei conti di turno non hanno puntato, come sarebbe stato lecito attendersi, i fari della dovuta attenzione vigile, a meno che non siano stati disattesi ed elusi del tutto  i loro pareri di competenza tecnica “pro veritate“. Ma anche una risultante di fattori e dati, in contrasto sia con la Statuto che con i Regolamenti  comunali.

            Al di là di tutto ciò, c’è da evidenziare che con la proroga in corso, è stato  deliberato -con il voto della maggioranza- anche il riconoscimento per la liquidazione  di altri dodici debiti fuori-bilancio, derivati da  contenziosi, conclusi con sentenze sfavorevoli all’amministrazione, in relazione con procedimenti risalenti ad una ventina di anni fa. E tra i contenziosi in esame, spicca quello della vicenda, diventata caso politico-amministrativo, del comandante della Polizia municipale, a suo tempo, “demansionato”- come  recita il gergo burocratico che litiga sempre con lo stile e disdegna il buon dire- rispetto alle funzioni per le quali era stato assunto, per essere,invece, “destinato” a servizi d’ufficio, senza alcun valida e giusta causa. Ne derivava il procedimento giudiziario attivato dall’interessato  nel Tribunale di Nola, e concluso con sentenza dei magistrati della Sezione lavoro, favorevole al comandante “demansionato”, per il quale era definito il risarcimento per danni morali e altro pari a 100 mila euro, diventati con successiva riduzione, in sede di vantaggiosa transazione per l’Ente di corso Garibaldi,  65 mila euro. E si tratta di una sentenza  risalente al primo dicembre del 2009.

            Di rilievo,in questa fase di difficoltà dell’amministrazione, guidata dal sindaco Giovanni Corrado, è la constatazione della chiusura del capitolo dei debiti fuori-bilancio proprio con l’approvazione del riconoscimento della “tranche  appena vagliata nell’aula consiliare. Un dato di accertamenti conclusi che permette – in attesa delle decisioni della Corte dei Conti sulla proposta del Piano di riequilibrio-   già di tracciare la linea di discrimine che rimuove e archivia le negatività di gestione di ieri, per approdare alla regolarità della corretta amministrazione nel presente e nel futuro. E’ un passaggio importante e proficuo, mentre resta aperta la cruciale e controversa problematica del recupero e della  riscossione della lunga filiera dei tributi locali, la cui soluzione è di fondamentale rilevanza sia per il rispetto delle ragioni della progressiva equità fiscale verso i  cittadini, sia per la credibilità e le garanzie di fattibilità degli obiettivi  del Piano di riequilibrio. Ed in questa direzione  approvato con voto di maggioranza il deliberato d’indirizzo per l’affidamento del servizio ad una società specializzata nel settore. Una decisione da rendere concreta con lo specifico bando, anche se sarà doveroso considerare le onerose e fallimentari esperienze che  l’ Ente di corso Garibaldi ha maturato tra gli anni ’90 e il primo decennio del secolo, con l’affidamento del servizio di recupero e riscossione dei tributi locali prima alla Selfin e poi alla Gestor. “ Due precedenti da tenere in debita conoscenza- sottolinea Nunzia Coppola, capo-gruppo dei  5Stelle- per evitare passi falsi”.