Sono state 260 le domande presentate dai cittadini dopo il regolamento approvato dal consiglio comunale di Cicciano nello scorso mese di luglio “per la definizione agevolata delle entrate municipali non riscosse a seguito di ingiunzione di pagamento ed accertamenti esecutivi”. Al 30 settembre scorso, data ultima per la consegna delle istanze, delle 260 iniziali sono state 160 le domande di “rottamazione” accettate agli uffici comunali per un importo complessivo di circa 175mila euro e riguardano Imu e Tari (dal 2013 al 2016), Tasi (dal 2014 al 2016) e sanzioni al Codice della Strada (anni 2018-2019). La domanda più alta presentata è per una cartella da circa 25mila euro, la più bassa 60 euro. Con questa operazione i ciccianesi hanno risparmiato circa 50mila euro tra sanzioni e interessi. “E’ stato un primo deciso passo verso i nostri cittadini per evitare una spesa più alta ancora. Sappiamo che ci sono ancora diverse criticità da sanare e auspichiamo che si capisca che il Comune è sempre dalla parte dei cittadini che pagano le tasse. Cercheremo, dove possibile, di tutelare i virtuosi e far capire che chi non paga favorisce solo se stesso, ma non certamente la città. Questo lavoro è stato fatto in sinergia con i nostri uffici comunali e con l’aiuto della Sogert, società che si occupa della riscossione. Stiamo cercando di potenziare i controlli e di stanare chi non paga da tempo le tasse comunali, è un lavoro difficile e complicato, ma siamo sicuri che riusciremo nel nostro obiettivo di far pagare di non lo fa e di tutelare al massimo chi lo fa” afferma l’assessore al Bilancio Nunzia Coppola. “E’ solo l’inizio di un percorso che abbiamo ben chiaro in testa. E’ un argomento delicato con situazioni spesso complicate e cercheremo di essere sempre dalla parte dei cittadini, in special modo quelli più virtuosi” dichiara il sindaco di Cicciano Giuseppe Caccavale.