di Felice Sorrentino
Si è tenuto ieri alle 15:30 il consiglio comunale a Cimitile. Tra gli ordini del giorno, oltre all’approvazione delle tariffe tari e imu, c’era da discutere il rendiconto di gestione.
A questo punto vengono fuori 272.000 mila euro di disavanzo di cui 88.000 di contenzioso (risarcimenti ai cittadini), 55.000 di sentenze esecutive provenienti dai mancati pagamenti agli avvocati e 32.000 di debito fuori bilancio.
Un disavanzo che dovrebbe essere sanato entro la fine della legislatura che scadrà il prossimo anno, nel maggio del 2023.
Al punto 7 si legge che il piano di rientro consiste nel recupero delle entrate tributarie non saldate e quindi si procederà ad intensificare la lotta all’evasione mediante pignoramenti tramite l’agenzia di riscossione esterna.
Durante la discussione, il consigliere di opposizione Greco chiede spiegazioni alla maggioranza e in particolar modo all’assessore al bilancio ma senza ottenere alcuna risposta se non il silenzio dell’intera maggioranza.
“A prescindere dalla mera questione tecnica – dice il capogruppo di minoranza Francesco Di Palma – quello che resta è ancora un debito da accollare al cittadino e alla prossima amministrazione. Cittadini che hanno già pagato un mutuo per debiti degli anni passati. Le amministrazioni Provvisiero hanno sempre peccato nella gestione e nella programmazione, tant’è che l’unico risparmio arriva dalla raccolta differenziata avviata dall’amministrazione precedente per loro stessa ammissione. Questi debiti sono figli dei tanti bilanci fantasiosi”-
L’amministrazione, per rientrare entro la fine del mandato, dovrà com’è scritto, ridurre al minimo i costi di gestione e cercare di recuperare i crediti provenienti dalle tasse non pagate.