Cultura, arte varia e mostre, attività sperimentali in laboratori didattici. Di tutto e di più, per le interessanti e ben articolate iniziative che andranno in scena nel monumentale complesso architettonico delle Basiliche paleocristiane, a Cimitile. E il filo conduttore sarà l’omaggio alla natura, con l’incanto multicolore e profumato dei fiori, nel cui linguaggio aleggiano l’armonia e la bellezza.
Sono gli ingredienti, che costituiranno i contenuti e la cornice odorosa, con cui la suggestiva Cittadella paleocristiana sarà animata per otto giornate. Il programma di eventi contrassegna la manifestazione delle Basiliche in fiore, alla prima edizione, promossa ed organizzata dalla locale Associazione San Felice.
Il format, messo a punto dai promotori, si aprirà domenica, per chiudersi l’altra domenica, 24 maggio. Sono eventi in rapida ed intensa sequenza, che si preannunciano di largo interesse e tutti degni di essere seguiti e….vissuti. L’input d’avvio è programmato, nella Basilica dedicata a Santo Stefano, il primo martire della cristianità, sottoposto – due mila anni fa- all’atroce e crudele lapidazione per l’autenticità della sua professione di fede, tradotta nella pratica dei valori della vita, ispirati dal Vangelo, a cui era approdato dal giudaismo. Una figura esemplare, che appartiene alla sterminata folla delle vittime dei processi sommari, alla cui “celebrazioni” si dedicano – ieri come oggi- le folle fanatizzate dai confessionalismi e dai fondamentalismi religiosi, che, nel caso in specie, si riconducono al Sinedrio farisaico, tutto preso dall’esercizio del potere per il potere, con il supporto delle legioni romane, che non ancora avevano assoggettato e posto sotto dominio l’intera Palestina.
Nella chiesa del Protomartire sarà allestita la mostra di sculture ed opere pittoriche a tema sacro, mentre, alle ore 19, nella Basilica, dedicata a San Tommaso, ch’è la location prescelta da sempre per i convegni di studio nella Cittadella paleocristiana, si darà spazio ai temi della Poesia e delle Fabbriche sacre. Saranno i temi proposti con letture al pubblico ed inseriti in brani di opere di autori campani, che per diletto e sensibilità dialogano con il mondo dei versi. Lunedì saranno presentati, alle ore 17,30, sempre nella basilica di San Tommaso, gli Atti della XXI e della XXII Settimana della cultura scientifica e tecnologica del Ministero per l’istruzione, l’università e la ricerca, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Disegno industriale della Seconda università di Napoli. E’ un’operazione di alto profilo culturale, con un “parterre” di tutto rispetto, costituito da docenti universitari, impegnati su distinti versanti di studio sugli orizzonti dell’Architettura nell’età contemporanea.
L’area centrale della Cittadella martedì, mercoledì e giovedì “accoglierà” i laboratori didattici per l’apprendimento delle tecniche di fusione e restauro del bronzo e dell’arte decorativa. Un trittico, di cui saranno protagonisti i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado della Campania, nel segno del ruolo dell’artigianato artistico, che fornisce opportunità concrete di lavoro. L’importante e qualificata iniziativa sarà resa possibile, grazie alla collaborazione della rinomata “ Fonderia Del Giudice ”, operante della zona industriale di Boscofangone, a Nola.
Per la serata di venerdì, nell’area centrale del complesso, primo piano per il settore-nicchia della cinematografia, che catalizza gli interessi di un pubblico sempre più largo e raffinato: saranno proiettati i migliori “corti” della più recente produzione italiana, con la partecipazione degli attori- protagonisti. A seguire, le proiezioni del Cinema d’autore e indipendente, nell’ambito del Premio corto cultural classic, che si realizza in collaborazione con l’associazione “Napoli cultural classic”. Sabato, approccio cognitivo con l’Architettura sensoriale, i cui moduli di riferimento coniugano la dimensione artificiale del costruito con la naturalità dei sensi. E’ l’approccio cognitivo, di cui saranno protagonisti esperti, in collaborazione con Sieben\Archi.
Gran finale, per domenica 24 maggio, per il conferimento dei riconoscimenti del Premio Festival 2014 Napoli cultural classic.
Se i fiori formeranno la cornice della manifestazione, che nell’odierno domenica del 18 maggio apre i battenti nella Cittadella paleocristiana, in provincia di Benevento, a Cusano Mutri cala, invece, il sipario sullo splendido e straordinario Festival internazionale delle infiorate, alla prima edizione, che si collega strettamente alla plurisecolare tradizione dell’arte floreale, in cui Comune sannita, con il suo caratteristico borgo, eccelle, nel segno delle tradizionali ritualità del Corpus Domini.
E’ stata una settimana di eventi culturali, con mostre d’arte, il noto e ben frequentato mercatino dell’artigianato, opportunità di buone degustazioni enogastronomiche, convegni e dibattiti sull’innovazione tecnologica e sui lavori della società post-industriale. Una filiera ben strutturata, con tanta partecipazione attiva, soprattutto di giovani. L’apice del Festival internazionale delle Infiorate, si è tradotto nella mostra degli artistici tappeti di fiori nelle vie e piazze di Cusano Mutri e del suo borgo, il cui bel tessuto paesaggistico è segnato dal lento scorrere del Titerno. Sono pregiati ed artistici tappeti intessuti di fiori, le cui composizioni parlanti si devono ai Maestri infioratori di Bolsena, Camaiore, Montallegro, Poggio Moiano, Rocca Santo Stefano, San Valentino Torio, Torre del Greco, Vignanello e, noblesse oblige, Cusano Mutri. Il tocco di grande classe e stile, quale valore aggiunto, è quello dei Maestri infioratori provenienti da Buenos Ayres, Castropol e Tokyo. E’ l’internazionalizzazione della manifestazione, con gli apporti dell’Argentina, della Spagna e del Giappone. Scelta originale e intelligente per la promozione e la valorizzazione del territorio.
E’ davvero speciale l’arte floreale, fatta di raffinatezza e gusto. E così i Maestri infioratori plasmano e modellano con garbo la naturalità dei fiori e le multiformi tonalità dei colori, secondo visioni estetizzanti che destano ammirazione. Sono stati ospiti di Cusano Mutri per alcuni giorni, centinaia di artisti, accompagnati dalle delegazioni ufficiali delle città che rappresentano. Ed hanno “lavorato” di grande lena ed impegno, per “creare” le loro opere, ammirate da un eccezionale flusso di visitatori. Una risposta partecipativa di pubblico, con alcune decine di migliaia di visitatori per l’intero arco di durata temporale del Festival. Il degno coronamento di successo per l’impegno profuso dai promotori della manifestazione. L’appuntamento è già fissato per l’edizione 2015.