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Nell’accogliente sala convegni delle Basiliche Paleocristiane di Cimitile, sabato 25 gennaio, il Cif di Cimitile ha celebrato la giornata della memoria. L’anno scorso, abbiamo avuto il privilegio di ospitare nel nostro paese Tullio Foà che come testimone diretto delle leggi razziali ha potuto raccontare in prima persona il suo vissuto. Quest’anno, abbiamo voluto percorrere il sentiero del ricordo partendo dalla Shoah dei bambini, passando per la discriminazione nello sport ai tempi del regime fascista, attraversando “La notte” con Elie Weisel fino ad arrivare ai giorni nostri analizzando le sofferenze che le guerre causano ai bambini. Tutto questo è stato possibile ascoltando gli interventi degli ospiti intervenuti: la Prof.ssa Titti Falco, docente di storia; la Dott.ssa Felicetta Lombardi, psicologa; il Dott. Angelo Amato De Serpis, giornalista e scrittore; il Prof. Giovanni Russo, ebraista. La commozione in sala è stata forte nel vedere il cortometraggio “La stella di Andra e Tati” che narra le vicende delle sorelle Andra e Tatiana Bucci e del cuginetto Sergio De Simone, il cui crudele destino lo ha portato ad incontrare la morte a soli 8 anni come cavia del dottor Kurt Heissmeyer. Ma il momento più toccante è stato senz’altro il ricordo dei nostri concittadini che hanno vissuto lo strazio della guerra come prigionieri nei lager nazisti e in altre prigioni: Francesco Albertini, Aniello Armano, Francesco Basile, Felice Bifulco, Luigi Milioto, Pasquale Peluso. Attraverso i loro familiari, a cui esprimiamo la più alta gratitudine per aver condiviso ricordi privati, abbiamo onorato la memoria di chi è stato privato della libertà, ha subito umiliazioni, ha svolto lavori forzati, ha vissuto in baracche gelide e ha preferito soffrire piuttosto che rinnegare i propri ideali. Con il sottofondo musicale del clarinetto del giovane musicista Paolino Angelillo, abbiamo espresso la nostra riconoscenza attraverso la donazione di una pergamena e di una rosa ai figli dei nostri eroi. In sala, i giovani studenti presenti, sono stati esortati a non cedere mai all’odio, alla violenza, alla paura e a saper intercettare le nuove sfide e le nuove minacce che, seppur in forma e sostanza diversa, continuano a manifestarsi. I sopravvissuti ad una delle pagine più brutte della storia sono sempre meno e tocca a noi continuare a portare avanti il loro messaggio: “La memoria deve resistere. La memoria resisterà.”