Nella serata di sabato 6 ottobre il complesso Basilicale Paleocristiano e altomedievale di Cimitile ha ospitato un evento organizzato da AIDO – Associazione Italiana per la Donazione di Organi e Tessuti, teso a diffondere a cultura della donazione. Dopo una visita guidata all’importante complesso archeologico, condotta dalla guida turistica autorizzata Giulia Nappi, e con l’accompagnamento introduttivo delle suggestive musiche eseguite dalla giovane violinista Maria Grazia De Riggi, del Conservatorio D. Cimarosa di Avellino, l’Amministrazione comunale di Cimitile, rappresentata dall’assessore Giovanna Angelillo, ha presentato i suoi saluti, a testimonianza dell’interesse attivo per le tematiche affrontate. Il Presidente di AIDO Avellino, Giovanni Spiniello, ha illustrato vari aspetti della sensibile tematica della donazione, affermando che essa attiene alla “vita”, come innumerevoli storie di drammatica generosità stanno a testimoniare. Hanno seguito, quindi, le suggestive letture di Angela Boccia, Carmela Iovino e Cosimo Stramaglia, dell’associazione culturale “La festa dei folli” di Nola. Il cuore dell’evento è stato rappresentato dalla presentazione di due libri: “La danza dei pomodori”, di Melania De Masi, e “Pizza, pasta e cazettino – Diario di una napoletana emigrante”, di Ivana Greco. Le due giovani autrici, entrambe architetti originarie della zona, hanno parlato delle loro esperienze di vita, trasposte nelle loro opere.
Ha concluso la manifestazione un ottimo vin d’honneur a cura di Bar Alexander. Sodano e azienda agricola il Maera, basato soprattutto su prodotti locali di eccellenza, quali la nocciola di Avella, e sulla professionalità degli addetti.
L’obiettivo che l’AIDO si è proposto con questa presentazione, come con altre organizzate in passato, quello di diffondere sempre più la cultura della donazione di organi e tessuti, è apparso pienamente centrato, data l’ampia partecipazione e le adesioni al registro dei donatori. Anima dell’evento è stato il Vice-Presidente AIDO Avellino Felice Peluso, anch’egli trapiantato, che in tal modo ha coniugato il suo impegno per la donazione con la passione per il suo paese natale e il suo notevole, e spesso non dovutamente valorizzato, patrimonio storico-archeologico. Non è un caso, infine, che San Paolino di Nola edificò nel IV secolo le prime Basiliche di Cimitile in onore di Felice, santo già venerato in loco e noto come “Felix Medicus” per la sua fama di guaritore: con l’evento AIDO si è continuata, quindi, una tradizione plurimillenaria che lega Cimitile alla cultura della guarigione.