Coemeterium fu l’antico nome di Cimitile, un paese dell’entroterra campana in posizione baricentrica tra Napoli, Avellino, Benevento e Salerno, nel cuore della “Campania Felix”. In epoca romana il territorio fu occupato da una necropoli, che fu luogo di sepoltura di un santo molto venerato, S. Felice, morto verso la fine del terzo secolo. Sulla tomba di San Felice, fu realizzata una delle prime strutture cristiane avente la funzione cimiteriale. La Necropoli, nel tempo, a causa delle tante sepolture, assunse l’aspetto esteriore di una città, apparendo da lontano un’estensione urbana della stessa Nola. Singolare è ancora oggi l’insieme di paganesimo e cristianesimo dovuto alla nascita delle basiliche di età cristiane sui monumentali resti della necropoli pagana. Il Complesso Basilicale di Cimitile, palinsesto di religioni, arte ed architetture rappresenta uno dei più suggestivi luoghi sacri del mezzogiorno d’Italia della tarda antichità ed è considerato un Santuario della Cristianità.
Negli Scavi Archeologici si è rinnovato anche quest’anno l’appuntamento con il Premio Cimitile giunto alla XXIVª Edizione. Una Manifestazione che sta raccogliendo sempre maggior successo per l’organizzazione, per la validità delle opere premiate e per la suggestiva cornice del complesso Basilicale. Ancora una volta Il Patrimonio Culturale e Archeologico di Cimitile viene evidenziato dalla Regione Campania e dal Ministero dei Beni Culturali e Ambientali per il conferimento dei premi letterari, per le opere edite ed inedite di narrativa e saggistica, giornalismo e musicali. Sabato 15 Giugno 2019 il Premio Cimitile si è concluso con la serata di premiazione del “Campanile d’Argento”: alle seguenti opere ed autori: a) Migliore opera inedita di Narrativa a:Roberto Contini ”L’enigma dell’Imperatore nascosto” Guida Editori, b) Migliore opera edita di Narrativa a Giovanni Grasso ”Il caso Kaufmann” Rizzoli, c) Migliore opera edita di attualità a: Paolo Borrometi ”Un morto ogni tanto. La mia battaglia contro la mafia invisibile” Solferino, d) Migliore opera edita di Saggistica a: Tommaso Labate “I rassegnati l’irresistibile inerzia dei quarantenni” Rizzoli, e) Migliore opera edita di Archeologia e Cultura Artistica di età Paleocristiana e altomediovale a: Marco Muresu “La moneta indicatore dell’assetto insediativo della Sardegna Bizantina” Morlacchi Editore, f) Premio Giornalismo “A. Ravel” a Francesca Romana Elisei, Giornalista Rai, Conduttrice del TG2, Premio Speciale a: Federico Cafiero De Raho, Procuratore Nazionale Antimafia. Allo spettacolo sono intervenuti ancora personalità della cultura, della politica e dello spettacolo, tra cui Mattia Bazar e Enrico Ruggeri. Ha condotto egregiamente la serata Laura Chimenti di Rai 1.
(Pasquale Iannucci).