Da pochissimo nelle sale cinematografiche, un film che ha incuriosito, commosso ed emozionato tutti. Non è solo la storia di un giovane, squattrinato, che raggiunge il successo grazie allo sport: racconta da molto vicino l’amore, l’amicizia, il sacrificio e la determinazione per il raggiungimento di un sogno. Il protagonista è Jesse Owens -leggenda dell’atletica leggera- interpretato dal convincente Stephan James. La sua biografia, la storia dunque della sua vita, una esistenza faticosa, come quella di tantissimi altri ragazzi nati in condizioni difficili in una famiglia molto umile ed in un contesto storico molto difficile: quello in cui a dominare era il nazismo. Ebbene, fu proprio il giovane Jesse, nero, ad aggiudicarsi il titolo di Campione Olimpionico a Berlino nel 1936: nella Germania governata da Hitler fu proprio lui a vincere tutto ciò che era vincibile. Una tematica che può sembrare lontana dai giorni nostri, ma che risulta attuale più che mai. Ognuno di noi, infatti, ha modo di riconoscersi nel film: dopotutto ad ognuno è capitato almeno una volta nella vita di essere stato discriminato per un qualsiasi motivo. “L’impresa” di Owens è da considerarsi un esempio di dignità umana e soprattutto di costanza e dedizione, caratteristiche che tutti dovremmo tenere a mente per accorciare le distanze tra noi e quelli che sono i nostri sogni, al di là del successo.
Carla Carro