Jefferson Tomalà, il ragazzo di 21 anni ucciso domenica in casa a Genova da un agente è stato colpito con almeno cinque colpi di pistola all’altezza del torace in punti vitali. Lo riporta Il Gazzettino
È quanto emerso dall’esame esterno del cadavere effettuato dal medico legale Luca Tajana incaricato dal pm Walter Cotugno.
L’autopsia vera e propria verrà eseguita lunedì: il medico ha richiesto una tac per individuare la presenza di eventuali proiettili ritenuti all’interno del corpo. Nei prossimi giorni verrà incaricato un perito balistico.
Secondo quanto appreso, durante l’esame esterno del corpo di Jefferson Tomalà il medico legale Tajana incaricato dal pubblico ministero ha notato anche delle ferite da lama autoinferte, alcune recenti e altre cicatrizzate da tempo.
Non è escluso che ci siano altri proiettili ritenuti nel cadavere: per gli accertamenti relativi dovrà essere eseguita la Tac.
La madre della vittima. «All’agente che ha sparato a mio figlio dico che è un incompetente e non merita la divisa, se la deve togliere».
Lo ha detto Lourdes, la madre di Jefferson Tomalà. La donna, accompagnata da due figli e dalla compagna di Jefferson, che ha parlato nello studio del legale di famiglia, ha chiesto «giustizia» per il ragazzo.
«Mio figlio – ha proseguito la donna in lacrime – era una bravissima persona. Lo hanno ucciso come un animale. Chiedo giustizia. Spero che un giorno – ha continuato la donna – l’agente che ha fatto questo si penta. Mio figlio li ha aggrediti perché ha reagito allo spray al peperoncino. Non si meritava questo».