Molta sensazione ha destato la circolare trasmessa dal Prefetto di Avellino alla Questura di Avellino, ai Comandi provinciali dell’Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Stradale, Corpo Forestale dello Stato, ed ai Comandi prov.le e municipali dei Comuni in provincia di Avellino, avente per oggetto: ”Sospensione patente – art 186 C.d.S“. Dopo alcune considerazioni, il Prefetto afferma: “Si premura, pertanto di NON ritirare più il documento di guida in caso di violazione dell’art.186, comma 2 lett.”B” (tasso alcolemico compreso fra 0.81 g.l. e 1,5 g.l.), inviando allo scrivente soltanto il relativo rapporto“. Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), ha dichiarato il Presidente Nazionale Antonio de Lieto, è totalmente in disaccordo con l’iniziativa del Prefetto di Avellino e ritiene che l’azione di contrasto alla guida in stato di ebbrezza alcolica, a giudizio del LI.SI.PO., risulterà sostanzialmente indebolita. Se i cittadini ricorrono contro dei provvedimenti previsti dall’art.186, comma 2 lett.”B” (tasso alcolemico), del C.d.S., è un loro diritto e se l’Autorità Giudiziaria in taluni casi accoglie i ricorsi, questo significa che nel nostro Paese, un cittadino può far valere le proprie ragioni e questo, normalmente accade in tutti i Paesi liberi. Il Prefetto, a giudizio del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha continuato de Lieto – con la sua circolare, modifica, di fatto, un punto di quanto previsto dal Codice della Strada. Già nei Corsi Allievi Agenti di Polizia, viene insegnato che una Legge può essere modificata solo da un’altra legge, che tratta in maniera diversa, la stessa materia. L’organo deputato a fare o modificare le Leggi, è il Parlamento (Camera e Senato) e non altri ed è proprio da questa considerazione che nascono le perplessità del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.). Se si crea un “precedente” Avellino, i Prefetti delle 110 Provincie, potranno adottare le stesse iniziative che il Prefetto di Avellino ha adottato in questa circostanza, anche per problematiche diverse e questo è certamente assurdo. Sarebbe tutt’altro che facile per il cittadino, affrontare la babele di norme diverse e forse contrastanti, fra un territorio provinciale ed un altro. La guida in stato di ebbrezza alcolica – ha rimarcato de Lieto – è causa di quotidiane tragedie e contro questo fenomeno, le Istituzioni, hanno il dovere di essere inflessibili e desta enorme scalpore una iniziativa, come quella messa in campo dal Prefetto di Avellino, che voleva certamente raggiungere scopi pratici e positivi, anche in relazione all’asserita “controversa scrittura della norma“, ma, la strada da intraprendere per sollevare eventuali problemi in relazione al testo della norma, a giudizio del LI.SI.PO., forse era un’altra. Il personale operante, pubblici ufficiali ed Agenti o Ufficiali di P.G., hanno doveri precisi e, d’altro canto, il Prefetto è la massima autorità provinciale di Pubblica Sicurezza ed è pertanto indispensabile, a giudizio del LI.SI.PO. – ha concluso de Lieto – che il Ministro dell’Interno, con la massima urgenza, faccia chiarezza sulla vicenda.