Quello che vi raccontiamo oggi non è il solito disservizio dell’EAV, ovvero di uno sciopero improvviso, di un ritardo o di una corsa soppressa, ma quello che alcune decine di pendolari hanno dovuto “sopportare” nel mentre si spostavano su uno dei treni della Circumvesuviana sulla tratta Napoli-Baiano. Ma andiamo con ordine, sono le 13,18, stazione piazza Garibaldi il treno parte regolarmente all’orario fissato. All’interno di uno dei vagono, come sempre super affollato e con persone anche in piedi, una mamma con due figli, uno di una decina di anni l’altro di poco più di un anno. Oggi per essere ottobre è una giornata al quanto estiva, infatti a Napoli il termometro segna 26 gradi, fa caldo e nel treno tutto e chiuso chiaramente senza aria condizionata. Ad un certo punto alla mamma viene la brillante idea di cambiare il pannolino al piccolo, non lo avesse mai fatto, una puzza tremenda e nauseabonda invade la carrozza mettendo a dura prova gli altri viaggiatori. Il tutto avviene nei pressi della fermata di Marigliano, la famiglia scenderà a Cicciano. Un viaggiatore dichiara: “È una cosa indecorosa, già siamo costretti a viaggiare come topi pagando il biglietto, non abbiamo dove sedere soprattutto nel treno “nuovo”, la gente si comporta come se stesse a casa propria. La puzza emanata da quel pannolino era nauseabonda. Insieme all’aria condizionata del treno l’aria era irrespirabile poiché i finestrini del treno sono sigillati. Non ne possiamo più. Siamo dei profughi pendolari”.
Chi scende via via alle varie fermate riesce a sopportare lo stato di disagio in cui si è venuto a trovare non chi invece era diretto ad una delle ultime fermate che si è dovuto tappare naso e bocca per non soccombere e molti si sono domandati ma non poteva aspettare altri 15 minuti per il cambio di pannolino?