Sembrano essersi nuovamente aggravate le condizioni di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito a colpi di pistola a Roma, nel pre gara di Napoli-Fiorentina di Coppa Italia: il ragazzo è stato nuovamente intubato, si teme un’infezione. Sono quindici giorni che i suoi familiari vivono nella paura. Ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, Ciro sta lottando senza tregua, e solo pochi giorni fa sembrava che le cose si stessero mettendo per il meglio. Ieri la telefonata di Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli: il presidente ha spiegato alla madre del ragazzo, Antonella Leardi, che si sta costantemente informando sulle sue condizioni. “Si è complimentato per la grinta mostrata nel difendere mio figlio – ha spiegato la donna – e mi ha promesso che appena Ciro starà meglio verrà a fargli visita”. A far visita al ragazzo il padre e la madre, il fratello, la fidanzata, zii e cugini. Anche il proprietario dell’hotel capitolino che sta ospitando gratuitamente la famiglia. “I medici ci avevano avvertito che la situazione era ancora a rischio – ha spiegato ancora Antonella – ma quando sabato la febbre ha cominciato a salire, ho subito un altro colpo. Poi ieri quando lo hanno nuovamente intubato ho sentito il terreno mancarmi sotto i piedi. Ormai riuscivo a scambiare qualche parola con mio figlio, potevo accarezzargli le mani. Adesso invece c’è di nuovo paura”. La direzione sanitaria del Gemelli ha spiegato così la situazione: “Dopo l’iniziale miglioramento ottenuto nei giorni scorsi, il riaccendersi di un impegno respiratorio accompagnato da febbre e leucocitosi ha imposto il ripristino della ventilazione artificiale meccanica, della dialisi e della sedazione”.