Avellino, 29 novembre 2018. «Le notizie che arrivano dalla Fca sul futuro dello stabilimento di Pratola Serra ci preoccupano e ci inducono a chiedere l’intervento urgente dei parlamentari irpini». Ad affermarlo è Massimo Picone, segretario provinciale della Cisal Metalmeccanici di Avellino, alla luce delle dichiarazioni rilasciate in queste ore dal responsabile delle attività europee del gruppo, Pietro Gorlier, che in un incontro ufficiale con i sindacati tenuto a Mirafiori, insieme all’amministratore delegato di Fca, Mike Manley, ha illustrato le strategie dell’azienda.
«I nuovi vertici della Fca – prosegue Picone – hanno reso noto che intendono rinviare la fuoriuscita dal ciclo produttivo del motore diesel, inizialmente prevista per il 2021, motore che viene prodotto nello stabilimento della provincia di Avellino, senza però annunciare nessun’altra azione tesa a garantire un futuro certo all’insediamento di Pratola Serra. Quella che a prima vista potrebbe essere una buona notizia, dunque, rischia di essere soltanto un rinvio della resa dei conti, una toppa momentanea. Le vetture diesel infatti non solo stanno perdendo progressivamente quote di mercato, ma sono destinate comunque ad uscire di produzione. E’ necessario, pertanto, che ci si attivi per definire un percorso di rilancio della ex Fma, che possa garantire una prospettiva ai lavoratori».
Di qui l’appello lanciato dal numero uno dei Metalmeccanici della Cisal irpina, Picone: «Sollecitiamo i deputati ed i senatori del territorio, a cominciare dall’onorevole Maria Pallini, componente la commissione Lavoro di Montecitorio, che sinora si è sempre dimostrata disponibile ed attenta ai problemi occupazionali della provincia di Avellino, di assumere l’iniziativa, convocando immediatamente un tavolo istituzionale, con la presenza delle organizzazioni sindacali, per avviare un confronto con il gruppo Fca, per addivenire a risultati concreti».