Cittadini Irpini – Gruppo Spontaneo. EMERGENZA COVID-19 ARIANO IRPINO E ZONE LIMITROFE

Cittadini Irpini – Gruppo Spontaneo. EMERGENZA COVID 19 ARIANO IRPINO E ZONE LIMITROFE

Numerosi cittadini che usufruiscono dei servizi offerti dall’Ospedale S. Ottone –Frangipane di Ariano si pongono domande in merito alla funzionalità della struttura.  Le perplessità nascono dal susseguirsi degli eventi:   – 7 Marzo chiude, il Pronto Soccorso dell’Ospedale insieme ad alcuni reparti. Da allora (8,9,10,11,12,13 Marzo) abbiamo assistito impotenti alla “conta” dei tamponi positivi che si sono susseguiti fino alla sua riapertura;  – 14 Marzo riapre il Pronto Soccorso, contestualmente arriva la decisione del Governatore della Regione di dichiarare Ariano Irpino “zona rossa”.  – Il 16 Marzo, finalmente, i dirigenti medici del nosocomio, fanno chiarezza sulla situazione in cui versa l’ospedale e in una lettera al Presidente della Regione: “…Chiediamo pertanto la bonifica completa e totale della struttura del presidio ospedaliero di Ariano e lo screening completo del personale medico, paramedico ed ausiliario prima di riavviare a pieno le attività ospedaliere“…” – Il 16 Marzo, viene potenziata la terapia intensiva, arriva un nuovo direttore a sostituire il precedente (dimissionario Dr. Bellizzi) il quale in una sola notte “verifica” tutti i reparti e ne dichiara la sicurezza (Il Ciriaco 17 Marzo -arrivano le mascherine ma, …sono inadeguate e insufficienti: ci chiediamo se non siano quelle rifiutate al Nord). – 17 Marzo:  via Facebook arrivano  richieste di aiuto da parte di moltissimi cittadini arianesi a casa con febbre alta e difficoltà respiratoria:   l’ambulanza arriva dopo 8 ore e al paziente viene negato il ricovero per mancanza di posti letto.

Da qui il sospetto che QUALCUNO NASCONDE LA VERITA’

L’ospedale Frangipane funziona o no?  È in grado di garantire la sicurezza degli operatori sanitari e dei cittadini?

Di fatto, si assiste ad una sorta di “immunità di gregge” che ci differenzia dall’Inghilterra solo perché affiancata alla clausura. Se è così, è una “immunità di gregge” annunciata con la quale si vuole sopperire ai numerosi tagli alla Sanità Pubblica nella nostra Regione e che oggi fanno emergere l’assoluta inadeguatezza di strutture strategiche come quella del Frangipane. A nulla servono gli appelli a restare in casa perché troppa gente ha contratto il virus ben prima dei provvedimenti..       Non sappiamo spiegarci perché si sente solo la voce dei politici: i medici, che avremmo voluto e dovuto ascoltare da subito, gli unici esperti e competenti, nella nostra regione e a livello locale non sono deputati a parlare come fanno nel resto d’Italia?      Per questa ragione, oggi 17 Marzo, a 10 giorni dall’emergenza e dal DPCM, rafforziamo la loro voce chiedendoci:

cosa si sta facendo realmente per mettere in sicurezza l’Ospedale Frangipane, tutto il personale sanitario e, di conseguenza, i cittadini? C.I.g.S
Cittadini Irpini gruppo Spontaneo (COMUNCATO STAMPA)