“Ci attendono nuove sfide per il consolidamento di un modello vincente di agricoltura e di cibo made in Italy, sano tracciato e garantito, che Coldiretti ha fortemente voluto costruire”. Gennarino Masiello saluta così la sua rielezione a vice presidente nazionale della Coldiretti. L’Assemblea nazionale ha eletto questa mattina a Roma i nuovi vertici nazionali dell’organizzazione, come previsto dallo statuto. Masiello affiancherà il nuovo presidente nazionale Ettore Prandini. “Ringrazio il presidente uscente Moncalvo – sottolinea Masiello – per i cinque anni di intenso lavoro e di grandi conquiste. Coldiretti dimostra ancora una volta di essere capace di esprimere il meglio della classe dirigente di questo Paese. Ettore saprà proseguire il percorso tracciato, aggiungendo la sua passione, le sue competenze e la sua visione maturata in una regione importante come la Lombardia. Il mio impegno continua con rinnovato entusiasmo in un’organizzazione che ha dimostrato di essere punto di riferimento per l’Italia, con il senso di responsabilità di una forza sociale che ha saputo andare oltre la rappresentanza del mondo agricolo, aprendo un dialogo diretto con i cittadini e mettendo al centro l’interesse nazionale, la qualità della vita, la sostenibilità ambientale”.
A Masiello e ai nuovi vertici nazionali di Coldiretti rivolgono l’augurio di buon lavoro il direttore regionale Salvatore Loffreda, i presidenti delle federazioni provinciali Francesco Acampora (Avellino), Manuel Lombardi (Caserta), Andrea D’Ambra (Napoli) e Vito Busillo (Salerno), i direttori provinciali Michele Errico, Angelo Milo e Vincenzo Tropiano, i collaboratori e i dipendenti dell’organizzazione.
Gennarino Masiello, classe ’72 e papà di due figli, gestisce l’azienda di famiglia situata nei pressi della città di Benevento. Coltiva grano duro e tabacco, oltre a produrre vino e a gestire un agriturismo aderente alla rete Campagna Amica. Dopo gli studi e il diploma di perito agrario, muove i primi passi nel mondo dell’associazionismo nel movimento giovanile della Coldiretti. Nel 1998 diventa delegato nazionale della Coldiretti e nel 2001 il salto alla vicepresidenza nazionale. Nel 2003 diventa presidente di ONT Italia e nel 2004 è eletto presidente di Coldiretti Benevento. Nel 2006 è stato il più giovane presidente di una Camera di Commercio italiana. Dal 2017 è presidente europeo di Elti – European Leaf Tobacco Interbranch, la più grande associazione di produttori e trasformatori del comparto. È stato rieletto presidente di Coldiretti Campania per il prossimo quinquennio.
Ettore Prandini, bresciano, prende il timone di una organizzazione in crescita che ha esteso la propria rappresentanza dalle imprese singole alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall’agricoltura tradizionale alla filiera agroalimentare con le fattorie, i mercati, e le botteghe di Campagna Amica ed il progetto per una Filiera Agricola tutta Italiana. La Coldiretti, fondata nel 1944, conta su 1,6 milioni di associati ed è una grande forza sociale che rappresenta la maggioranza assoluta delle imprese che operano nell’agricoltura italiana che la rendono la più grande Organizzazione agricola italiana ed europea a cui fanno capo circa il 70% degli iscritti alle Camere di Commercio tra le organizzazioni di rappresentanza.
La Coldiretti è anche la prima organizzazione agricola datoriale come numero di imprese che assumono manodopera. La sua diffusione è capillare su tutto il territorio nazionale: 20 federazioni regionali, 95 federazioni interprovinciali e provinciali, 853 Uffici di Zona e 4.143 sezioni comunali. In pratica, l’organizzazione è presente in quasi ogni comune del nostro Paese. Del sistema Coldiretti fa parte, tra l’altro, Creditagri Italia, la prima “banca” degli agricoltori italiani e la Fondazione Campagna Amica della quale fanno parte 7.502 fattorie, 1.187 mercati, e 2.352 agriturismi ai quali si aggiungono botteghe, ristoranti e orti urbani, per un totale di oltre 8.200 punti vendita.
Ettore Prandini sarà affiancato dalla nuova giunta confederale composta dai tre vice presidenti Nicola Bertinelli (Emilia Romagna) e David Granieri (Lazio) e Gennarino Masiello (Campania) oltre che da Maria Letizia Gardoni (Marche), Francesco Ferreri (Sicilia), Daniele Salvagno (Veneto), Savino Muraglia (Puglia) e Roberto Moncalvo (Piemonte). Si tratta della giunta più giovane di sempre con un’età media di 41 anni e 9 mesi, poco superiore a quella media dei presidenti delle Federazioni Coldiretti sul territorio che è di 43 anni e 10 mesi, anch’essa la più bassa della storia.