Istituire la Rete oncologica campana, sul modello realizzato dalla Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo) in Lombardia e in Piemonte: questo uno dei progetti lanciati nel corso della prima riunione della task force che compone il “Comitato per la Salute – Terra dei Fuochi”, che si è svolta a Napoli lo scorso 10 luglio. Il progetto è stato illustrato, nel corso dell’incontro, dal dottor Sergio Canzanella, direttore generale del Comitato, nonché manager dell’European Cancer Patient Coalition e dirigente dell’Associazione House Hospital onlus, quest’ultima tra i soci fondatori della stessa Favo.
“La Rete oncologica che ci prefissiamo di realizzare anche in Regione Campania – spiega il dottor Canzanella – è un sistema che permette la condivisione di informazioni cliniche e la comunicazione tra i medici e le strutture sanitarie che attuano prevenzione, assistono e curano persone affette da tumore. L’obiettivo è, dunque, quello di potenziare e integrare gli sforzi e le competenze dei servizi sanitari per migliorare la cura del paziente. La Roc, la Rete oncologica campana, così come in Lombardia e in Piemonte, garantirà ai cittadini equità e pari opportunità di accesso alle cure, in quanto favorirà lo scambio di esperienze e competenze tra gli operatori delle strutture sanitarie che fanno parte della rete. Ora stiamo lavorando al progetto, che presenteremo a breve ad Avellino”.
“Grazie alla Roc – continua il direttore generale del Comitato per la Salute, – ogni paziente riceverà la migliore assistenza senza doversi spostare dalla struttura sanitaria nella quale ha scelto di farsi curare. E tutte le strutture sanitarie potranno collaborare tra loro e avvalersi della consulenza di centri specialistici situati anche in luoghi distanti dal centro al quale il paziente si è rivolto. La Roc si avvarrà di un sistema di comunicazione in rete ad alta tecnologia che permetterà la condivisione di informazioni fra medici, nel rispetto della privacy del cittadino. La rete sarà formata da tutte le strutture che prestano cura e assistenza in Campania alla persona affetta da tumore”.
Il dottor Canzanella, poi, spiega anche quelli che saranno i vantaggi reali per i pazienti affetti da patologie tumorali: “Sotto il profilo qualitativo, la rete permetterà l’accesso del paziente a un servizio che mette a frutto la professionalità di specialisti che hanno condiviso percorsi clinico-assistenziali appropriati per curare le patologie in questione. Il servizio sarà aperto anche a pazienti provenienti da altre Regioni. Il sistema farà circolare le informazioni e non il paziente, mettendo in rete i dati clinici che gli specialisti della Roc potranno consultare rapidamente, nel rispetto della privacy, per individuare le soluzioni di diagnosi e cura più appropriate. Inoltre, sul versante della riservatezza, sarà sempre il paziente a decidere quali specialisti potranno leggere le informazioni che lo riguardano. Il paziente, quindi,rivolgendosi a una struttura sanitaria che partecipa alla Rete oncologica campana, dopo aver sottoscritto il consenso al trattamento dei suoi dati sanitari – conclude il dottor Canzanella, – potrà identificare e scegliere, insieme allo specialista, le strutture autorizzate a collaborare in rete prendendo in esame il proprio caso clinico”.