Ancora una battuta di arresto per le piccole botteghe alimentari, che soffrono tra gli esercizi commerciali un calo nelle vendite dello 0,1%. Lo rende noto Coldiretti, analizzando i dati sul commercio al dettaglio dell’Istat relativi a giugno 2016. L’alimentare fa registrare complessivamente un calo vendite dello 0,1% rispetto a maggio ed un aumento dello 0,2% su base annuale. Ma a crescere significativamente sono i discount con un incremento dell’1,3% mentre la grande distribuzione alimentare aumenta le vendite dello 0,3% rispetto allo scorso anno. L’auspicio è che ora gli aumenti di spesa nella distribuzione alimentare si trasferiscano anche al settore agricolo che – commenta la Coldiretti – si trova in piena deflazione con i compensi riconosciti per molti prodotti che non coprono neanche i costi di produzione, dal latte al grano.
Un andamento che tuttavia non tocca l’appeal sempre più crescente dei mercati in vendita diretta. Gli stand gialli di Coldiretti continuano a riscuotere successo. I consumatori apprezzano sempre più il rapporto diretto con i produttori. Sono circa 40 in tutta la regione gli appuntamenti stabili con Campagna Amica, di cui la gran parte nell’area metropolitana di Napoli.
“La sfida che abbiamo davanti – spiega Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale – è trasferire alle filiere commerciali il paradigma culturale che i nostri agricoltori spiegano nei mercati di Campagna Amica. Il punto chiave è la fiducia, perché noi non siamo solo produttori di cibo. Chi compra ai mercati degli agricoltori fa una scelta di consumo consapevole. Vuol sapere cosa mangia, dove è stato coltivato e guardare in faccia chi lo ha prodotto. Questo scambio non è solo comprare cibo, ma partecipare ad un processo di costruzione di un bene comune: il territorio. Allo stesso modo occorre accorciare le filiere commerciali per portare lo stesso grado di fiducia nelle etichette, rendendo riconoscibili le materie prime e la loro provenienza”.