«Il Consiglio comunale deve essere annullato». Esordiscono così i consiglieri d’Opposizione del Comune di Palma Campania. Oggetto del contendere l’orario di convocazione del Consiglio: «Ancora una volta il geom. Graziano si dimostra inadatto a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio. Questi signori (presente anche il capogruppo Sabato Simonetti), prima firmano un documento nel quale si decreta che il consesso comunale venga convocato per le 14 e poi, poche ore dopo, fanno esattamente il contrario, convocando l’assise per le 17,30. Ci troviamo di fronte a soggetti inaffidabili. La firma di questi individui non vale nulla. Sono in grado di disconoscere documenti da loro stessi sottoscritti. Le istituzioni non hanno bisogno di gente così».
I Consiglieri d’opposizione hanno abbandonato per protesta il Consiglio comunale del 5 dicembre: «Non riconosciamo la validità di questa seduta. Settimana prossima saremo in Prefettura per chiedere l’annullamento della seduta consiliare e per denunciare una serie di illegalità e abusi che quotidianamente si verificano su questo comune. Abbiamo inoltrato, nuovamente, mozione di sfiducia a Graziano per quanto accaduto. Oramai abbiamo un Presidente del Consiglio che non conosce il regolamento ed infrange qualsiasi legge e regola, un Sindaco che crede che il sito istituzionale del Comune sia il suo blog personale dove poter pubblicare qualsiasi cosa ed una segretaria comunale che ha smesso di fare la segretaria del Comune e, nonostante i rimproveri già pervenuti dalla prefettura, si è messa a fare la segretaria personale del Sindaco. Non ci meraviglieremmo se tra qualche giorno trovassimo le partecipazioni di qualche comunione o compleanno sul sito istituzionale. Ormai questi signori credono che il Comune sia di loro proprietà. Siamo in piena emergenza legalità. La settimana prossima saremo ricevuti dal Prefetto e dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti per discutere tutte queste vicende».
Il duro attacco degli oppositori del governo Carbone si conclude così: «Abbiamo provato ad improntare la nostra azione politica provando ad essere pungolo e controllo per l’amministrazione ma nel rispetto degli uomini e delle istituzioni. Abbiamo ricevuto, di contro, arroganza e abusi. Pensavamo che un confronto duro ma leale fosse possibile. Ci sbagliavamo. Non merita rispetto gente di cui la firma su un documento non vale nulla».
(Comunicato Stampa).