Il segretario provinciale del Movimento Nazionale per la Sovranità, avv. Giovanni Candela, a seguito del rigetto del ricorso promosso innanzi al TAR LAZIO dalla U.S.Avellino, e alla susseguente non iscrizione della società al campionato di serie B, dichiara quanto segue:
L’Avellino Calcio è patrimonio di questa provincia, e quello che è successo è una ferita tragica che coinvolge tutti. Gli errori che sono stati commessi dal management della società intestano a questa proprietà il peggiore dei primati, per quanto sia altrettanto evidente che nei confronti della U.S.Avellino1912 si sia consumata, su tutti i livelli, una grottesca persecuzione, laddove una piazza e una tifoseria come quelle del Partenio avrebbero meritato una maggiore clemenza.
Purtroppo è finita nel peggiore dei modi, e mai come adesso è ignoto il futuro del Lupo; sarebbero quindi opportune formule che vedano coinvolti, nel nuovo assetto, innesti di partecipazione non lucrativa, di enti pubblici e gruppi di tifosi: la squadra deve trovare presto una sintonia con la sua piazza ed anche, da subito, la forza per riprendersi.”