Nell’ultima settimana ci sono state importanti novità riguardanti il mondo dei motocicli; il cambiamento principale, difatti, consiste nel congedo del vecchio esame pratico atto al conseguimento della patente di guida A3, indispensabile per guidare moto senza alcun tipo di limitazioni di cilindrata e potenza.
La nuova normativa, contenuta nel Decreto Infrastrutture-Bis, è già stata approvata dal Senato ed è dunque già in vigore.
La novità
La novità significativa risiede nel definitivo addio al tradizionale esame di guida.
Dunque, non sarà più necessario sostenere la prova pratica ma, ai fini del conseguimento della patente A3, basterà seguire un corso di guida presso le autoscuole, avente una durata minima di 7 ore.
La vecchia pratica
In precedenza, coloro che erano in possesso della patente di guida A1, potevano ottenere la patente A2 svolgendo un esame di guida pratico.
Analogamente, i possessori di patente A2 (a distanza di un minimo di 2 anni dal conseguimento della prima) erano abilitati ad ottenere la patente A3, in seguito al sostenimento e al superamento di un esame pratico di guida.
Il nuovo iter vale per tutti?
Tale iter non è valido per tutti, bensì per coloro che già possiedono la patente A1 (conseguibile a partire dal compimento del sedicesimo anno di età) o A2 (conseguibile al raggiungimento della maggiore età).
Perché nasce il DL “MIMS 2”?
La causa principale dell’introduzione di tale novità risiede nella necessità di agevolare e abbreviare in maniera significativa le pratiche per l’ottenimento della patente, tentando di porre risoluzione alla problematica della carenza di personale vigente, al giorno d’oggi, nelle motorizzazioni italiane.
Sebastiano Gaglione