Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Rosa D’Amelio, ha approvato a maggioranza il Disegno di legge “Riordino del Servizio idrico integrato ed istituzione dell’Ente idrico Campano”, ad iniziativa del Presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca e del Vice Presidente con delega all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola. L’approvazione è avvenuta in un clima incandescente scatenato dalle proteste dei consiglieri del Gruppo del Movimento 5 Stelle (Valeria Ciarambino, Tommaso Malerba, Gennaro Saiello, Maria Muscarà, Luigi Cirillo, Vincenzo Viglione, Michele Cammarano) che hanno occupato il banco della Presidenza nell’Aula consiliare manifestando contro il disegno di legge “che – hanno spiegato – viene proprio da quella Giunta su cui oggi ci sono ombre densissime, un ddl che consegna l’acqua nelle mani delle lobby, da approvare nella più assoluta assenza di serenità e di fiducia”. “Chiediamo che l’acqua sia pubblica e non venga strumentalizzata dalle lobby economiche sulla pelle dei cittadini. Chiediamo un momento di chiarimento e assunzione di responsabilità politica di fronte ai campani e nel rispetto dell’istituzione regionale da parte delle forze politiche affinchè firmino la nostra mozione contro la Gori. Rivediamola, modifichiamola, ma facciamola arrivare in aula” – ha sottolineato la capogruppo Valeria Ciarambino. Nell’impossibilità di procedere nei lavori, la presidente D’Amelio ha, così, sospeso più volte i lavori per riunire la Conferenza dei Capigruppo, “la quale ha deciso di andare avanti con i lavori – ha spiegato D’Amelio – sottolineando anche che “non c’è rispetto delle istituzioni, il Consiglio è di tutti i cittadini campani e spero che prevalga la saggezza”. ”Siamo di fronte a una occupazione che sa di strumentalizzazione da parte del M5S che ha messo in atto una protesta inopportuna rispetto ad una legge importante come quella sul servizio idrico” – ha commentato il capogruppo del Pd Mario Casillo. Il capogruppo di Campania Libera, Psi,Davvero Verdi Francesco Borrelli, ha accusato i consiglieri del M5S di “sciacallaggio” e di essere come l’Isis. Gli ha replicato il consigliere grillino Tommaso Malerba, che ha sottolineato “l’importanza di garantire la democrazia, la piena trasparenza e l’eticità della politica perché – ha sottolineato – chi sta in politica deve essere come la moglie di Cesare: al di sopra di ogni sospetto”, mentre la collega di partito Maria Muscarà proseguiva con la lettura di atti giudiziari e articoli sul caso De Luca. I consiglieri del centrodestra hanno, invece, deciso di abbandonare l’Aula, sottolineando “l’impossibilità a procedere nei lavori con questo clima” e “l’irresponsabile strumentalizzazione della tragedia francese da parte del M5S. Questa è l’opposizione che non produce nulla, che non vuole produrre nulla e che, come nella peggiore tradizione della sinistra estrema, favorisce il caos e impedisce il lavoro delle istituzioni” – ha spiegato il capogruppo di FI Armando Cesaro. ”Nel giorno in cui il Consiglio Regionale doveva discutere e approvare una legge importante per la nostra Regione, come quella sul servizio idrico, è andato in scena in aula uno show che doveva essere evitato. Lo spettacolo indegno messo in scena dai consiglieri del Movimento 5 Stelle, fuori da ogni rispetto Istituzionale è stato uno sciacallaggio politico su quanto di grave accaduto in Francia” – ha aggiunto il consigliere di FDI-AN Luciano Passariello. Il disegno di legge è stato introdotto all’esame dell’aula dal Presidente della VII Commissione Gennaro Oliviero (Pd) che ha sottolineato: “il ddl è incentrato sul principio dell’acqua come bene pubblico e intende superare la frammentarietà del servizio idrico, assicurando la corretta gestione e utilizzazione delle risorse idriche ed istituendo un unico Ambito territoriale ottimale composto da cinque distretti ed istituendo l’Ente idrico campano che lo governa”. In sintesi, il ddl definisce le funzioni della Regione e degli Enti locali in materia ed istituisce l’Ente Idrico Campano cui partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni del territorio campano. L’EIC predispone, adotta ed aggiorna il Piano d’Ambito, individua il soggetto gestore del servizio idrico integrato in ogni Ambito distrettuale, predispone e approva le convenzioni con i gestori e relativi disciplinari; sono organi dell’EIC il Presidente, il Comitato esecutivo, il Direttore generale, i Consigli di distretto, il Collegio dei Revisori dei conti. E’ previsto l’esercizio associato delle funzioni pubbliche mediante l’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) suddiviso in Ambiti distrettuali (Napoli, Sarnese-Vesuviano,Sele,Caserta,Calore-Irpino). E’ prevista la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali di Eic attraverso il Comitato Consultivo.