Coldiretti Campania esprime forte preoccupazione rispetto al clima di allarmismo che sta colpendo il consumo di carne e di insaccati. Le notizie diffuse dall’Oms, senza un’adeguata contestualizzazione, rischiano di deflagrare sul nostro sistema produttivo senza ottenere il risultato che intendevano raggiungere.
“Se passa l’idea – spiega il vicepresidente nazionale Masiello – che ogni rilevazione scientifica possa essere usata in maniera impropria, possiamo farci del male due volte. Non raggiungiamo l’obiettivo di introdurre uno stile di vita sano e inneschiamo un effetto domino sulle nostre imprese agricole. L’Oms ha fatto delle affermazioni importanti, che riguardano un giusto equilibrio nell’assunzione degli alimenti e soprattutto un allarme rispetto al consumo eccessivo di cibi da fast food. Ma tutto questo c’entra poco con l’Italia, che può vantare nel mondo gli effetti benefici della dieta mediterranea, che comprende le nostre carni, con livelli qualitativi molto alti”.
Una corretta informazione evita, dunque, stress inutili all’economia agricola. “Dopo i lunghi anni di crisi – aggiunge Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Campania – che nella nostra regione sono stati particolarmente duri, occorre inquadrare subito e con chiarezza il vero messaggio che arriva dall’Oms. I consumatori, anche grazie ai mercati di Campagna Amica, apprezzano ogni giorno la qualità dei prodotti. Le carni macellate e gli insaccati prodotti in Campania sono punte di eccellenza agroalimentare, protette anche dal marchio IGP. A chi ne fa già un uso equilibrato, come è da nostra tradizione, va detto di stare tranquilli. Lo stesso Oms ha precisato che nessun alimento deve essere eliminato dalla dieta. Ma il contraccolpo che stiamo vivendo in queste ore, frutto di un allarmismo ingiustificato, è la frenata nei consumi. Per fortuna limitata, ma comunque in grado di preoccupare gli allevatori. Il nostro timore è che una paura male informata lasci spazio, come al solito, alle speculazioni. E in Campania sappiamo bene quanti danni possa fare l’allarmismo isterico“.