di Andrea Squittieri
Le calme acque del fiume Sabato, ancora una volta, si sono rese tristemente protagoniste dell’ennesimo episodio di sversamento illegale di sostanze tossiche. Il piccolo affluente del Calore, che si snoda attraverso le province di Avellino e Benevento per appena cinquanta chilometri, è ormai da lungo tempo oggetto di vere e proprie vessazioni nel totale silenzio istituzionale. Le sponde fluviali, una volta limpide, sono oggigiorno preda di schiume e veleni. Così il Presidente dell’associazione “Salviamo la Valle del Sabato” Dott. Franco Mazza su Facebook: “Non c’è speranza! Mentre rifletti sulle possibili conseguenze dell’incendio ME.RES ti arriva questa foto. Stamattina, ore 7,50, fiume Sabato, Stretto di Barba. La seconda foto è stata scattata da me, adesso ad Arcella. Schiuma prodotta da scarichi dell’area industriale.
Nessuno vede, nessuno sa e nessuno fa niente. Ascolto solo proclami!”.