Sono due gli alberi appartenenti al patrimonio boschivo del Monte Faliesi di Contrada che sono stati inseriti nell’elenco degli Alberi Monumentali d’Italia, redatto a seguito di censimento realizzato sull’intero territorio nazionale in sinergia tra Comuni, Regioni e Arma dei Carabinieri, coordinati dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali fatti individuare e censire dal Vicesindaco Michelino Oliviero.
Il primo è una specie di Fagus sylvatica L. (Faggio).Ha una circonferenza al fusto di 352 cm ed un’ altezza di 28,0 m.
L’albero, con la sua indubbia imponenza, è anche origine del toponimo della località, storicamente nota per la sosta del Santo (S. Michele Arcangelo) lungo la sua ascesa al Monte Faliesi dell’8 maggio di ogni anno. Il culto di S. Michele risale al 667 d.C. allorquando i Longobardi sconfissero i Bizantini nella storica battaglia di Forino. Inoltre una delle probabili origini del toponimo “Faliesi” o “Fagliesi” è da individuare proprio nella diffusa faggeta tipica della dorsale montuosa.
Il secondo è una specie Quercus cerris L. (Cerro) con una Circonferenza al fusto di 312 cm ed un ‘Altezza di 12,0 m .La quercia nasce su uno strato roccioso di natura calcarea; presenta due branche primarie che si sviluppano ad appena 1 metro di altezza. Si notano radici sub affioranti visibili a qualche metro di distanza. La quercia è ubicata in prossimità della cappella di S. Michele Arcangelo, meta di pellegrinaggio delle comunità di Contrada e di Forino (in particolare dalla frazione Petruro). Inoltre si trova al punto di incontro dei due sentieri provenienti da Contrada e da Petruro e rappresenta quindi il sito di incontro dei due santi portati a spalla dalle due comunità. Sotto la “cerza” si tengono annualmente i saluti delle autorità civili e religiose che precedono le celebrazioni religiose e i successivi festeggiamenti. Sinceri Auguri a Contrada. Daniele Biondi