“Quest’oggi un piccolo tesoro ritorna a casa e viene restituito alla comunità, tornando ad arricchire il patrimonio artistico del nostro Paese.
La riconsegna di quest’opera che riproduce l’effige del nostro santo Patrono che mancava dal mese di aprile del 2014 diventa per Contrada e per i suoi abitanti un momento per ritrovarsi e sottolineare che anche dall’etica di sostenere e valorizzare le opere d’arte si misura la civiltà di una comunità.
Per questa amministrazione comunale la valorizzazione del patrimonio storico-artistico è e resta un obiettivo da perseguire e tutelare nel rispetto dei sacrifici dei nostri padri e perché le future generazioni possano continuare a goderne.
Ho ricevuto la telefonata del ritrovamento delle maioliche lo scorso 9 maggio, in pieno lockdown, all’indomani di una ordinanza che mai avrei voluto sottoscrivere vietando l’ascesa al monte Faliesi che per i contradesi e gli abitanti della vicina Petruro di Forino rappresenta un momento di forte e sentita devozione per il nostro San Michele.
Quella telefonata da me subito condivisa con tutti i cittadini di Contrada, con la mia giunta e con alcuni amici a me più vicini ha avuto il sapore vero e proprio di un segno propiziatorio, quasi come se San Michele avesse voluto farsi sentire ancora più vicino e più presente alla sua gente giustificando il loro mancato pellegrinaggio.
Ringrazio quest’oggi di vero cuore il nucleo specializzato dei carabinieri tutela patrimonio artistico di Napoli, degnamente rappresentato dal maggiore dei Carabinieri Brasili e dai suoi uomini perché è al loro comportamento virtuoso se oggi possiamo tornare ad avere un simbolo così significativo per la nostra storia.
Mi sono recato due volte a Napoli presso la loro sede a Castel Sant’Elmo; la prima in occasione del riconoscimento delle maioliche , la seconda quando le abbiamo ritirate a seguito del dissequestro da parte del Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, in entrambe le occasioni ho avuto modo di apprezzare questi uomini che lavorano con scrupolo e coscienza coniugando alla innegabile professionalità una passione per il proprio lavoro che oggi è raro trovare.
Ecco perché ho strappato loro la promessa di ritornare a Contrada per parlare con i giovani studenti della nostra scuola ai quali trasmettere quella stessa passione facendo comprendere loro che la storia, il rispetto di un monumento, la valorizzazione anche di una pietra può camminare di pari passo con il progresso, perché quello che siamo oggi e che saremo in futuro trae origine dal nostro passato.
Insieme a loro ringrazio anche il maresciallo Petrosino della locale stazione dei carabinieri di Forino, che ha raccolto la denuncia presentata all’epoca dei fatti dal dott. Antonio Iannaccone, Sindaco in carica e dal prof. Cerullo, attentissimi alla storia e alla tradizione del nostro Paese.
Ringrazio ancora la sensibilità della famiglia Guida e della compianta signora Maglio Maria, per la sensibilità e l’altruismo mostrato consentendo l’esposizione e il posizionamento dell’opera nella sede istituzionale del Comune di Contrada affinchè tutti ne possano godere e apprezzare la bellezza.
Da ultimo ringrazio il prof. Gianluca Clemente per l’opera di sapiente restauro posta in essere che ha restituito alle mattonelle tutto il loro antico splendore.
Domani dalle ore 11.00 le porte del Comune saranno aperte alla cittadinanza per consentire a tutti di ammirare l’opera oggi restituita .
L’accesso sarà regolamentato dalla protezione civile di Montoro nel rispetto delle normative anticovid in vigore.
Contrada è sempre più proiettata verso il futuro ma non dimentica e preserva le proprie origini e le proprie tradizioni. Evviva sempre San Michele Arcangelo”.