Avellino, 17 febbraio 2020 – «Con soddisfazione abbiamo condiviso anche per il corrente anno l’utilizzo delle somme per la stipula del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo – parte economica anno 2020 – per i dipendenti del Comune di Ariano Irpino», comunica Antonio Santacroce, segretario generale Cisl Fp IrpiniaSannio.
«L’intesa – continua Santacroce – completa ed onora gli impegni sottoscritti solo dalla Cisl, unitamente alla Rsu, nel contratto decentrato biennale 2019-2020. Dopo moltissimi anni di stallo tutti i lavoratori si vedranno attribuire la progressione economiche orizzontale tanto attese».
Nel solo incontro di delegazione trattante di giovedì 13 febbraio, per la prima volta, siamo riusciti ad appostare le somme: per il completamento delle progressioni orizzontali per i dipendenti aventi diritto, le prestazioni lavorative svolte in turnazioni dal corpo di Polizia Municipale; per la reperibilità nelle aree di pronto intervento; per le attività prestate in giorni festivi; per le prestazioni lavorative in servizi esterni; per le funzioni di responsabilità; per lo svolgimento di attività disagiate, attività esposte a rischio e maneggio valori; per le specifiche responsabilità; per la produttività ed il miglioramento dei servizi.
Questi i principali contenuti di una intesa che, pur nella limitatezza delle risorse economiche prova a dare una risposta a quei lavoratori e lavoratrici che hanno saputo garantire sempre, nonostante il notevole carico di lavoro, e con grande professionalità, servizi alla cittadinanza.
Riteniamo che questa intesa sia solo un punto di partenza per una nuova stagione negoziale, che nei prossimi giorni ci vedrà sicuramente impegnati nella rideterminazione del piano del fabbisogno del personale atteso che i lavoratori ad oggi in forza non sono più in grado di garantire il funzionamento dei servizi comunali in considerazione dei numerosi pensionamenti.
«Su questa tematica, il 26 febbraio dalle 11 alle 14 presso la casa comunale di Ariano Irpino terremo un’assemblea con tutti i lavoratori, perché il confronto sul nuovo piano di fabbisogno è necessario tanto per il sindacato quanto per l’amministrazione. Se si sceglie di non farlo sarebbe l’ennesima dimostrazione non solo dell’inesistenza di relazioni sindacali degne di questo nome ma anche il frutto della incapacità di confrontarsi sui problemi reali deviando l’attenzione verso i non problemi sui quali imbastire campagne mediatiche utili solo a fini elettorali», conclude Santacroce.