Il convegno che si terrà presso la Biblioteca Comunale di Atripalda e che vedrà la presenza del Sindaco di Atripalda Paolo Spagnuolo, e del Delegato alla Cultura e al Parco Archeologico di Abellinum, Raffaele Barbarisi, sarà l’occasione per dialogare e porre domande e riflessioni di stringente attualità al magistrato Matteo Claudio Zarrella. Quest’ultimo, prima direttore di carcere e poi magistrato per oltre quarant’anni, profondo conoscitore dunque sia degli ambienti dei detenuti che degli svariati contesti degli imputati, dibatterà con il Presidente del Gruppo Archeologico Irpino Gerardo Troncone e con il Vice-Direttore del Gruppo Archeologico La Civita, Giuseppe De Masi, ponendo al centro della propria riflessione il processo a Cristo come archetipo di tutti i processi ingiusti che si sono susseguiti nel corso dei tempi e che continuano a perpetuarsi.
“Che discorso è questo che confonde il Cielo e la Terra, le cose visibili della Terra e le cose invisibili del Cielo? Dici di essere testimone di verità, di quale verità? Ma…cos’è la verità”?
QUID EST VERITAS?
Il titolo del libro del magistrato Zarrella riprende la celebre domanda che Ponzio Pilato fa al termine del suo ragionamento: il processo di Cristo viene attualizzato per indagare i rapporti tra magistratura, politica, giustizia e mezzi di comunicazione.
Ha ancora senso chiedersi “Che cos’è la verità”?
Perché Dio ha voluto farsi processare e condannare alla Croce?
Questi e altri interrogativi saranno gli spunti di quello che si profila un dibattito di elevato spessore culturale che sarà efficacemente arricchito da una disamina storico-religiosa sulla figura di Cristo, a cura di Gerardo Troncone, e da un’analisi storico-artistica sulla prima iconografia di Cristo a cura dello storico dell’arte Giuseppe De Masi.