Cacciati dal custode della Villa Comunale perchè si stavano baciando. E’ accaduto ad una coppia gay a Benevento. La denuncia, della presunta discriminazione sessuale, è stata resa nota dal Collettivo Wand di Benevento che, a seguito dello spiacevole episodio, ha già annunciato una manifestazione di risposta che si terrà proprio in Villa Comunale. Secondo quanto afferma il Collettivo Wand, “nel pomeriggio di venerdì 18 luglio, due ragazzi (uno dei quali membro del Wand, l’altro di Avellino) sono stati poco educatamente cacciati dalla Villa perchè si stavano baciando su una delle panchine presenti all’interno della struttura del viale Atlantici”.
Nella nota inviata alla nostra redazione il Collettivo spiega che “e’ noto a tutti coloro che la frequentano o che l’hanno occasionalmente visitata che la Villa è meta di numerose coppiette, che, approfittando della relativa intimità offerta dalle panchine, si appartano per scambiarsi baci o effusioni. E’ noto anche che c’è chi non si limita alle sole effusioni ma si spinge ben oltre, eppure questa situazione è sempre stata tollerata e accettata dai custodi della Villa. Non abbiamo notizie di coppiette che siano state cacciate perché in atteggiamenti compromettenti”.
Tornando all’episodio denunciato dal Collettivo Wand “i due ragazzi in questione – hanno assicurato nella nota – non erano andati oltre il bacio, consapevoli di essere in un luogo pubblico, ma il custode non ha gradito la loro presenza e li ha allontanati. Prima della cacciata definitiva -secondo i ragazzi del Wand – i due erano stati minacciati con un eloquente “mi raccomando” dal custode, che poi è ritornato per intimare loro di andarsene. I due hanno protestato e chiesto spiegazioni, alle quali il custode ha risposto che due omosessuali non si possono baciare in Villa, perché potrebbero passare bambini. Cosa c’è in un bacio tra due ragazzi che potrebbe scandalizzare un bambino più di un bacio tra un ragazzo e una ragazza? Cosa c’è di più indecente in un bacio omosessuale rispetto ad uno eterosessuale? Perché agli eterosessuali è consentito manifestare il proprio amore in pubblico, mentre agli omosessuali viene continuamente ripetuto che è vergognoso, che devono evitare di essere visti, soprattutto se ci sono in giro bambini? Questo atteggiamento suggerisce che ci sia qualcosa di sbagliato e corrotto nell’essere omosessuali, che baciare il proprio fidanzato dello stesso sesso sia scandaloso e perverso, che l’amore che si prova per il proprio partner dello stesso sesso sia una pulsione vergognosa, da nascondere per non offendere il pubblico pudore”. Oltre alla cacciata, lascia il tempo che trova la reazione dei pochi presenti in Villa: “Erano da poco passate le 15 del pomeriggio – ha aggiunto uno dei membri del Collettivo – ed in Villa c’era poca gente. Non solo nessuno ha provato a difendere i due ragazzi, anzi, mentre la coppia stava guadagnando l’uscita, mano nella mano, è stata anche presa in giro”.
La coppia infatti ha pure dovuto subire l’ironia di bassa lega di qualche stupido che ha assistito alla scena: “Questo caso – prosegue la nota – si aggiunge alla lunga lista di episodi di discriminazione avvenuti in tutta Italia, laddove i responsabili dell’ordine pubblico o della gestione di un luogo pubblico (carabinieri, poliziotti, custodi o gestori) non accettano che gli omosessuali si comportino come fanno gli eterosessuali, che agiscano come una coppia e si manifestino il proprio amore davanti a tutti. Il più recente è l’episodio di Catania, dove due donne lesbiche sono state cacciate da una spiaggia perché si stavano baciando. Quando accetteremo il fatto che una coppia di persone dello stesso sesso ha esattamente lo stesso diritto di qualunque altra coppia di amarsi in pubblico come in privato? Veniamo da una tradizione di baci omosessuali nascosti e atti d’amore perpetuati in casa, all’oscuro del mondo esterno, per preservarlo dallo scandalo e dallo scalpore, ma per fortuna questa tendenza sta cambiando: sempre più gay e lesbiche prendono consapevolezza del fatto che il loro amore non è inferiore a nessun altro e ha il sacrosanto diritto di essere vissuto alla luce del sole.
E’ questa la generazione a cui appartengono i due ragazzi che venerdì pomeriggio erano in Villa, una generazione almeno in parte libera da vecchi tabù e preconcetti, eppure ancora bersaglio di insulti e offese in pubblico, ancora non del tutto libera di amare alla luce del sole, come dovrebbe accadere in una società matura. Noi del collettivo Wand risponderemo a questo episodio con un’iniziativa organizzata che avrà luogo a breve in Villa Comunale e della quale definiremo i dettagli nella riunione aperta di mercoledì 23 luglio, alla quale tutti i cittadini beneventani interessati a far sentire la propria voce in merito e a reagire a questo accaduto sono invitati a partecipare. Ribadiremo ancora una volta il diritto a baciare chi vogliamo, contro l’ignoranza e la discriminazione di cui questo e altri episodi (vedi Buonanno che propone di multare gli omosessuali che si baciano) sono vergognosa manifestazione”.