Altra scenda di ordinaria violenza. Protagonisti, ancora una volta extracomunitari che per ringraziare il nostro Paese ed il popolo italiano, per l’ospitalità ricevuta, si sono resi responsabili di una feroce e bestiale aggressione ai danni di un Brigadiere dei Carabinieri che era intervenuto per difendere la propria figlia da un tunisino che da qualche tempo, importunava la ragazza con proposte a sfondo sessuale. Il Brigadiere si qualificava, ma questo mandava su tutte le furie, non solo il molestatore, ma anche un suo amico, a cui si aggiungeva un connazionale, che si avventavano sul Brigadiere e mentre uno lo teneva fermo, gli altri lo massacravano di botte. Così ha dichiarato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto. L’arrivo di una pattuglia dell’Arma, metteva in fuga i delinquenti che, poco dopo, venivano arrestati. A causa dell’aggressione, il Brigadiere, oltre a varie ferite, ha riportato un commozione celebrale e pertanto, si rendeva necessario il ricovero presso un vicino ospedale. Oramai – ha continuato de Lieto – i crimini commessi da extracomunitari, sono in continuo aumento, come sono in aumento gli stupri e le violenze a sfondo sessuale, di cui si rendono responsabili individui provenienti da ogni parte del mondo che hanno scambiato l’Italia, per il bengodi, terra di conquista, dove tutto è lecito, dove il “buonismo” che poi è “lassismo”, stanno conducendo la situazione verso il caos, verso l’ingovernabilità. Cosa si aspetta a far capire a certi delinquenti, che anche dall’Italia si può essere cacciati a vita, a calci nel sedere e che anche in Italia si può finire in carcere e rimanervi? Se della gentaglia è venuta in Italia per spacciare droga, rubare, fregarsene della Legge, aggredire gli appartenenti alle Forze di Polizia e commettere ogni nefandezza, certi dell’impunità e della debolezza delle nostre Istituzioni: è ora di fargli capire – ha rimarcato de Lieto – che l’Italia, sa farsi rispettare. Allo straniero che commette reati gravi, in Italia, deve essere applicata, oltre alla pena principale, la pena accessoria dell’espulsione permanente dal nostro territorio nazionale. L’Italia – ha concluso il Presidente del LI.SI.PO. – deve difendere e tutelare la sua gente, pugno duro con chi delinque.