Il comitato tecnico scientifico voluto da Conte ha inviato al ministero della Salute le raccomandazioni da rivolgere a «tutti gli italiani»: anziani in casa, evitare i luoghi affollati. Chi ha la febbre deve restare a casa anche se non ha alcun sospetto di aver contratto il Covid-19. Tra le ipotesi anche tutte le manifestazioni sportive a porte chiuse per trenta giorni
Salutarsi da lontano senza baci, abbracci o strette di mano, evitare i luoghi affollati, chi ha la febbre deve rimanere a casa anche se non ha alcun sospetto di aver contratto il virus, evitare scambi di bottiglie, in particolare durante le attività sportive, e starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie. Sono le «raccomandazioni» da rivolgere «a tutti gli italiani» inviate dal comitato tecnico scientifico voluto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte al ministero della Salute per cercare di contenere il contagio da Covid-19. Tra le indicazioni da dare alla popolazione c’è anche quella di mantenere almeno un metro di distanza tra le persone: inizialmente era stato previsto due metri, ma si trattav…
Tra le regole di comportamento che gli scienziati suggeriscono per i cittadini dell’Italia intera c’è anche quello di evitare che le persone anziane e/o quelle affette da patologie gravi escano di casa – se non per motivi strettamente necessari – perché si tratta di soggetti fragili e dunque più esposti al rischio (in Lombardia la stessa regola riguarda chi ha più di 65 anni) . Per lo stesso motivo, la tutela delle persone più fragili, il Comitato chiede di limitare gli accessi a parenti e visitatori a strutture quali Hospice, Residenze Sanitarie Assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani autosufficienti. Al momento il comitato non ha allargato le due «zone rosse» anche se – come ha specificato il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio…
La scelta di ampliare a tutta Italia l’area dei comportamenti da tenere per limitare l’esposizione alla trasmissione del Coronavirus è stata presa anche alla luce della situazione aggiornata alle 18 di martedì 3 marzo – fornita dal commissario e capo della protezione civile Angelo Borrelli – sulle persone contagiate, su quelle guarite e su quelle decedute.