Siamo solo all’inizio della quarantena messa in atto dal Governo Italiano per arginare il diffondersi del Coronavirus che giorno dopo giorno investe l’intera penisola con numero di positivi e morti che iniziano a preoccupare. Ci vorranno almeno due mesi affinché l’Italia possa uscire dall’emergenza Coronavirus, ma solo se tutti rispetteranno le regole. A dare l’orizzonte è Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, intervistato dall’agenzia Dire. “Con misure davvero molto più drastiche delle nostre – ha spiegato – la Cina sta cominciando ora a vedere la luce in fondo al tunnel. Da loro il problema è diventato serio a gennaio, e oggi siamo a marzo. Noi siamo all’inizio, se ci comporteremo molto bene ce la faremo in un tempo comunque difficilmente inferiore a quello dei cinesi. Mi auguro meno, ma due mesi mettiamoli in conto”.
“Sembra necessario ribadire ancora una volta – ha concluso Galli – che non bisogna sottovalutare il problema e dobbiamo stare attenti tutti, non soltanto gli anziani. I giovani invece stanno sottovalutando il rischio. “Io resto a casa” e’ una giusta misura di distanziamento sociale per evitare infezioni di questa portata che si trasmettono per via aerea”.