Per effetto del decreto coronavirus, le scuole sono chiuse fino al 15 marzo: ma il premier Conte, ieri, ha detto che in prossimità della scadenza del provvedimento, con anticipo per evitare incertezze, il decreto verrà aggiornato. Ciò significa che lo stop alla didattica potrebbe essere più lungo, almeno fino al 3 aprile, dunque con la didattica a distanza che dovrà essere perfezionata e implementata ancora. Per quest’anno si potrebbe decidere di sospendere sia le prove Invalsi sia l’alternanza scuola-lavoro: discorso diverso riguarda la “zona rossa”, con l’ipotesi di un esame ridotto, mentre è difficile l’allungamento dell’anno scolastico a giugno con lo slittamento degli esami.
Ecco che d’improvviso la scuola digitale diventa “la scuola” perché è l’unica scuola possibile in questo momento. Le scuole che avevano già intrapreso percorsi di innovazione anche con le tecnologie digitali hanno rapidamente cominciato a organizzare lezioni online con gli studenti, sollecitando i docenti ad allinearsi e pianificando azioni condivise. Molte altre scuole si sono ritrovate impreparate e anche un po’ confuse e in queste ore dirigenti scolastici stanno preparando il piano per attuarlo. Non si esclude che sul punto possa intervenire direttamente il Ministro dell’Istruzione per dettare la linea da seguire.