Nella tarda serata di ieri abbiamo appreso da fonti giornalistiche online che il tanto atteso report dei risultati dei test sierologici eseguiti dall’ Asl sui 973 lavoratori impegnati nella rete d’impresa aveva dato il suo esito.
Come si ricorderà, la stampa riportava nei giorni scorsi la notizia della positività ai test di n° 3 dipendenti; positività che andava accertata attraverso la successiva prova del tampone.
Ebbene, oggi apprendiamo che il risultato dei tamponi è negativo per tutti e 3 i casi.
Una ottima notizia che riporta la piena serenità tra i lavoratori degli stabilimenti di Morra de Sanctis e che ci permette di inserire, con ulteriore convinzione, i test sierologici nel novero delle pratiche utili al contenimento e al contrasto della diffusione del Covid-19.
Del resto, è sempre di ieri, la notizia che il Commissario Straordinario per l’emergenza sanitaria, Domenico Arcuri, ha pubblicamente dichiarato che la fase 2 avrà due pilastri fondamentali: i test sierologici e l’app di contact tracing.
I test sierologici dimostrano la loro utilità nella fase della ripartenza smascherando i “falsi negativi” e cioè persone solitamente asintomatiche ed individuano gli “immunizzati” e cioè coloro che hanno sviluppato gli anticorpi IgG+ (ben sapendo che poco si conosce del virus e di quanto durerà il periodo di immunizzazione).
La app che si chiamerà “Immuni”, per la quale Arcuri ha già firmato l’ordinanza con cui dispone la stipula del contratto di cessione gratuita della licenza d’uso sul software e di appalto di servizio gratuito con la società Bending Spoons, rappresenta un sistema di tracciamento dei contatti ed offre validi ed immediati riscontri della sintomatologia, se volontariamente utilizzato da una larga maggioranza della popolazione interessata.
Questi due strumenti, già ritenuti idonei e suggeriti in un documento elaborato e validato dalle Fim-Cisl Nazionale e Regionali in data 15 aprile, rappresenta il benchmark di riferimento per le buone pratiche da esportare in tutte le aziende che si predispongano ad attivare la fase 2 della ripartenza con l’obiettivo di salvaguardare, contemporaneamente, sia la vita sia il lavoro. Così come dimostrato essere possibile dalle iniziative intraprese presso la Rete di Impresa Ema/Poema.
Si invitano tutte le maestranze, in uno spirito di costruttiva partecipazione, a sottoporre ai referenti sindacali eventuali suggerimenti finalizzati all’attuazione di ulteriori misure per una maggiore tutela e salvaguardia della sicurezza di tutti i Lavoratori.